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A distanza di tre anni, Hockenheim 2019 influisce ancora oggi sulla F1

A distanza di tre anni, Hockenheim 2019 influisce ancora oggi sulla F1

28-07-2022 09:34 Ultimo aggiornamento: 11:39

GPblog.com

Sono passati tre anni dalla famigerata gara di Hockenheim 2019, che vide la vittoria di Max Verstappen in una gara condizionata dalla pioggia. Anche se questo potrebbe essere stato uno degli eventi meno degni di nota della gara. La gara avrebbe meritato un riassunto a sé stante, ma noi di GPBlog guardiamo ai risultati futuri che la gara potrebbe aver causato, giocando con il mondo dell'"effetto farfalla".

Lo scambio di Gasly e Albon

In primo luogo, direi che questo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per Pierre Gasly alla Red Bull: il francese ha faticato a partire e ad adattarsi alle condizioni di bagnato in Germania, finendo dietro al primo giro. Tutto questo prima che Gasly entrasse in contatto con Alex Albon a soli due giri dalla fine, il che ha visto il francese finire fuori dal Gran Premio mentre il suo sedile Red Bull Racing finiva nelle mani del pilota tailandese, il quale stava disputando una gara impeccabile, visto che a un certo punto ha raggiunto la terza posizione con la sua Toro Rosso, prima di concludere con un ottimo sesto posto.

Problemi di podio?

Ci sono due storie che riguardano l'ultimo posto sul podio. La prima riguarda l'altra Toro Rosso: Danil Kvyat è riuscito a tornare a casa con un brillante terzo posto. Uno dei tre podi della sua carriera e l'unico con la seconda squadra. Un risultato che ha mostrato l'evoluzione del pilota, nonostante il calo del 2016. E anche se non può essere confermato o smentito credo che abbia contribuito in modo determinante a garantirgli un posto in squadra nel 2020, soprattutto se si considera quanto spietata possa essere a volte la RBR.

Il secondo è stato l'incapacità di Nico Hulkenberg di capitalizzare un possibile podio, ancora una volta, con un incidente nel GP di casa mentre era in lizza per le prime tre posizioni. Una cosa che sicuramente ha perseguitato il tedesco, visto che più volte un potenziale podio è sembrato sfuggirgli di mano. Una caratteristica che ha definito la sua carriera in F1, e la sua mancanza di capacità di convertire le buone gare in podi forse gli è costata il posto in F1, visto che avrebbe perso il posto nella stagione 2020.

Leclerc e Bottas non riescono a seguire il leader

Questi sono i due protagonisti che non sono arrivati alla fine del Gran Premio, anche se in modi diversi. Valterri Bottas era ancora in lizza per il podio/la vittoria quando è uscito alla prima curva verso la fine della gara. Con un errore simile a quello del suo compagno di squadra pochi giri prima, in cui è andato largo, le gomme da asciutto hanno perso aderenza causando un testacoda. La differenza è che Bottas non è riuscito a evitare le barriere come Lewis Hamilton. Un errore che, a mio avviso, ha iniziato a far sorgere la domanda se Bottas fosse abbastanza bravo per la Mercedes, mentre in F1 è apparso un George Russell in ascesa. In una stagione caratterizzata dal suo famigerato "To whom it may concern" via radio, è stato un grave errore per il finlandese che, sebbene sia riuscito a resistere altri due anni alla Mercedes, potrebbe aver fatto la differenza tra l'essere considerato un pilota in grado di giocarsi il campionato o qualcuno che era lì per fare da secondo pilota a Hamilton.

Charles Leclerc si è schiantato in una situazione molto simile: stava per entrare nella bagarre per la testa della corsa quando ha sfiorato il cordolo ed è finito sulle barriere. Botto seguito dal "Noooo!" del monegasco. Non è stato molto diverso da quello che si è sentito la settimana scorsa al Gran Premio di Francia. Potrebbe esssere stato il segnale della mancanza di un "gene" della frizione in Leclerc. Solo poche settimane prima era stato battuto da Verstappen in Austria negli ultimi istanti e lì era finito fuori da una posizione in cui avrebbe potuto potenzialmente vincere. Non è una cbella cosa per un pilota che non aveva ancora vinto una gara. E se si considerano le qualifiche in Azerbaigian, le domande continuano a sorgere, nonostante Leclerc avrebbe smentito i dubbi vincendo a Spa e a Monza nel corso dell'anno. Le somiglianze tra il 2019 e il 2022 e l'occasionale incapacità di guidare un'auto vincente, potrebbero portare a un grande "what if" nella carriera del monegasco.

Alcuni eventi minori

Una gara che avrebbe potuto dare il via all'ottima forma di Verstappen, in quanto non solo ha fatto vedere ancora una volta il talento dell'olandese, ma dalla sua vittoria in Germania non è salito sul podio solo sei volte, contando anche quando ha corso con l'auto danneggiata in Ungheria 2021 e a Silverstone 2022.

Con un inizio simile a quello di Verstappen, Carlos Sainz ha ottenuto la sua prima quinta posizione per la McLaren, seguita nella seconda metà della stagione da altre tre posizioni nella top five, tra cui un podio in Brasile. Prima di sei piazzamenti nei primi cinque nel 2020. Tutti questi risultati lo hanno aiutato ad assicurarsi il posto in Ferrari per il 2021 e si devono a Hockenheim.

 
 
 
 
 
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