tag-background-image

F1 team

Ferrari


2

652 PTS

Charles Leclerc

Carlos Sainz

Sede
Maranello, Italy
Caposquadra
Frédéric Vasseur
Chassis
SF-24
Motore
Ferrari

Scuderia Ferrari

Auto rosso fiammante con il logo Ferrari: il Cavallino Rampante è presente sulla griglia di partenza della Formula 1 fin dagli anni Cinquanta e nel corso degli anni ha accumulato una notevole bacheca di trofei. Dopo aver toccato il fondo nel 2020, la Ferrari ha iniziato la sua risalita, finendo seconda nel 2022 e terza (per un soffio) nel 2023. Riuscirà a lottare con la Red Bull nel 2024?

Classifica di F1

Chi guiderà per la Ferrari in Formula 1?

La Ferrari viene da un anno difficile, come quello di tutti i rivali della Red Bull. L’unica magra consolazione è rappresentata dalla vittoria di Carlos Sainz a Singapore, l’unico successo non targato dalla scuderia austriaca. 

Ai nastri di partenza della stagione 2024 ci sono nuovamente Charles Leclerc e il già citato Carlos Sainz. Il primo è da anni alla ricerca della vittoria di un campionato, anche se questo Max Verstappen sembra imbattibile. Lo spagnolo, invece, viene da un anno di luci e ombre, in cui ha terminato settimo in classifica generale, pur riuscendo a vincere una gara.

Una presenza costante in Formula 1

Con 16 titoli Costruttori e 15 titoli Piloti, la Ferrari è la squadra più vincente della Formula 1. La Ferrari è l'unica squadra ad aver gareggiato sempre dal 1950. Grandi nomi come Lotus, Jaguar e molti altri sono falliti o hanno abbandonato, mentre la squadra di Maranello è andata avanti. Risultati positivi o meno, gli italiani hanno continuato a presentarsi sulla linea di partenza.

Piloti come Niki Lauda, Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio hanno vinto molti titoli con la Ferrari e hanno contribuito alla collezione record di campionati vinti in Formula 1. E sebbene altre scuderie abbiano talvolta inaspettatamente spinto la Ferrari indietro in classifica, gli italiani sono finora sempre riusciti a spuntarla.

Gli anni d’oro

Gli anni '80 e '90 non sono stati chiaramente il periodo migliore della Ferrari. McLaren e Williams si alternavano nella conquista dei titoli e nel 1995 fu Schumacher a conquistare il titolo con la Benetton. Questo successo portò la scuderia italiana a sborsare una mega somma per acquistare il tedesco (e con lui gran parte della Benetton) per il 1996. Si rivelò una mossa vincente, ma con un inizio difficile.

Le modifiche ai regolamenti fecero sì che gli italiani, anche con Schumacher al volante, dovessero accontentarsi del secondo posto. Un anno dopo, il dramma fu ancora più grande, quando Jacques Villeneuve conquistò il titolo e Schumacher fu squalificato. Il tedesco si scontrò con la FIA e vide sfumare i suoi risultati. Non che a Schumacher importasse molto: il titolo era perso comunque.

Solo nel 2000 la situazione cambiò per Schumacher e la Ferrari, quando formò una coppia di piloti con Rubens Barrichello. Per cinque anni di fila, Schumacher fu campione e la Ferrari conquistò per cinque volte il titolo costruttori. Dopo questi anni di dominio, la Ferrari dovette abbandonare il primo posto e anche Schumacher si ritirò. Nel 2006, il tedesco ha disputato la sua ultima stagione con la Rossa passando a un ruolo da consulente.

Kimi Raikkonen ha vinto l'ultimo campionato piloti per la Ferrari. Il sostituto di Schumacher alla scuderia ha vinto il titolo mondiale nel suo primo anno in rosso e quello è ancora oggi l'ultimo per i tifosi italiani. In seguito, le cose si sono rapidamente deteriorate alla Ferrari. Dopo una stagione senza vittorie nel 2014, Maurizio Arrivabene è arrivato come team principal per riportare la Ferrari ai vertici.

Una lenta risalita

Il successo è stato solo parziale: con Vettel come nuovo pilota, la Ferrari ci è andata vicina nel 2017 e nel 2018. Nel 2019 ha avuto la più grande opportunità di porre fine al dominio della Mercedes, ma la Rossa non è risultata abbastanza veloce. Con Leclerc e Vettel, avrebbe potuto avere la formazione più veloce tra i top team, ma non è riuscita a vincere il titolo. Al contrario, sono sorte tensioni all'interno della squadra, tra cui un incidente in Brasile tra i due piloti.

Il 2020 è stata una stagione da dimenticare per la Ferrari. Leclerc ha ottenuto il podio in Austria, ma gli italiani mancavano chiaramente di velocità. Il pilota monegasco ha ottenuto anche un podio a Silverstone e Vettel ha fatto lo stesso in Turchia. Il sesto posto nel Campionato Costruttori è stato il peggior risultato dal 1980.

L’arrivo di Sainz nel 2021 ha portato una ventata d’aria fresca. Lo spagnolo ha subito concluso davanti al compagno di squadra e la Ferrari ha terminato al terzo posto. Nel 2022 è arrivato un ulteriore salto di qualità, ma non è stato abbastanza per vincere il campionato. Sia Charles Leclerc che la Ferrari si sono dovuti accontentare del secondo posto. A prova delle ambizioni della scuderia di Maranello, a fine stagione è stato allontanato il team principal Mattia Binotto, che nel 2023 è stato sostituito da Frédéric Vasseur.

Il 2023 è stato un anno di luci ed ombre, in cui si è presto capito che l’obiettivo massimo sarebbe stato il secondo posto e non il primo. Dietro a una Red Bull imbattibile, era la Mercedes l’avversaria principale. Nonostante una stagione in crescendo, la Ferrari ha dovuto accontentarsi della medaglia di bronzo tra i costruttori.

Quale motore utilizza la Ferrari?

Come la Mercedes, anche la Ferrari è un costruttore di motori in Formula 1. Dopo un 2020 disastroso, la Ferrari è tornata a competere con gli altri top team, anche se i problemi di affidabilità sono stati evidenti nella scorsa stagione. Anche la Haas e la Sauber utilizzano il motore italiano.