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F1 team

Red Bull Racing


3

589 PTS

Max Verstappen

Sergio Perez

Sede
Milton Keynes, Great-Britain
Caposquadra
Christian Horner
Chassis
RB20
Motore
Honda RBPT

Red Bull Racing

La Red Bull Racing si presenta nel 2024 come dominatrice incontrastata di questo sport. Nel 2023 è arrivato il secondo titolo costruttori consecutivo, unito al terzo mondiale piloti per Max Verstappen. Con Adrian Newey come progettista, Helmut Marko come consulente e Christian Horner al timone, la scuderia ha dimostrato di avere una base solida e tutte le carte in regola per primeggiare di nuovo. Sembra impossibile fermarli.

Classifica di F1

Chi guiderà la Red Bull in Formula 1?

Nel 2024 la Red Bull Racing schiererà gli stessi piloti delle stagioni passate. Il top driver della Red Bull, Max Verstappen, sarà affiancato anche quest'anno dal messicano Sergio Perez. L’olandese è ormai di diritto tra i grandi della Formula 1 e sta tritando tutto ciò che si presenta sul suo cammino, mentre il messicano è costantemente in discussione per le sue prestazioni nonostante il secondo posto nel mondiale. Vedremo se il divario tra i due si ridurrà o se aumenterà irrimediabilmente.

La nascita della Red Bull

Come molte delle squadre attualmente presenti sulla griglia di partenza della Formula 1, la Red Bull è nata da un'acquisizione. I crescenti problemi finanziari della Jaguar hanno segnato l’addio del costruttore britannico alla classe regina alla fine del 2004. Un posto che la Red Bull è stata ben felice di occupare dopo essere stata attiva come sponsor di singoli piloti per diversi anni. All'inizio del 2005, due Red Bull prendevano il loro posto sulla griglia di partenza in Australia, con i veterani David Coulthard e Christian Klien al volante.

Ci sarebbero voluti alcuni anni prima che la squadra del brand di bevande energetiche impressionasse il circus, in particolare dal 2007. Con l'ingaggio di Adrian Newey come progettista, la scuderia ha messo in chiaro che non si trattava solo di divertimento e pubblicità. Da quell'anno è iniziata anche la collaborazione con Renault come fornitore di motori e i risultati sono sembrati migliorare. Un anno dopo, tuttavia, la Red Bull non è stata in grado di proseguire lungo questa strada e la squadra si è piazzata settima nella classifica costruttori. Dal 2009 è iniziato il periodo di gloria della squadra, con l'arrivo del giovane talento Sebastian Vettel al fianco dell'ormai veterano Mark Webber.

Quattro titoli di fila

Mentre Vettel ha mancato di poco il titolo nel 2009 (Jenson Button ha vinto con soli undici punti di vantaggio), la Red Bull dal 2010 ha dato il via al suo dominio, dando seguito ai cambiamenti iniziati nel 2009. Grazie anche all'uso innovativo dei gas di scarico, la Red Bull è riuscita a trovare un significativo vantaggio aerodinamico. Sono così arrivati i titoli 2010, 2011, 2012 e 2013 per Vettel e la Red Bull.

Da un motore all’altro

Dopo un periodo di grande successo per la Red Bull, nella stagione 2014 la Formula 1 ha introdotto nuove regole per i motori a combustione. Non sarebbero più stati impiegati i V8 da 2,4 litri, ma i team avrebbero montato dei V6 ibridi. La Red Bull è rimasta fedele alla Renault come fornitore e nella prima stagione non è riuscita a tenere il passo della Mercedes. La scuderia tedesca ha vinto quella stagione con un ampio margine, mancando la vittoria in sole tre gare.

Quando il periodo di dominio della Red Bull è giunto al termine, Vettel ha deciso di passare alla Ferrari. All'epoca gli italiani erano dietro alla Red Bull, ma la situazione è presto cambiata. Con il nuovo arrivato Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo, la Red Bull è scesa al quarto posto dietro a Williams, Ferrari e Mercedes. Dopo l'addio di Kvyat, i risultati hanno ricominciato a migliorare.

L’era Verstappen

Fino al Gran Premio di Spagna, Verstappen ha guidato per l’affiliata della Red Bull, la Scuderia Toro Rosso. Dopo il terzo posto di Daniil Kvyat in Cina, la squadra ha deciso però di scambiare il russo con l'olandese, considerato un talento emergente. Al GP di Barcellona 2016, il figlio di Jos Verstappen si è messo così per la prima volta al volante della RB12, sapendo di avere tutti gli occhi erano puntati su di lui.

Nonostante ciò, la gara non sarebbe potuta iniziare meglio per lui. Hamilton e Nico Rosberg si sono eliminati a vicenda nel giro iniziale della gara e a quel punto Verstappen ha preso il comando. L’olandese non ha poi mollato e ha tagliato il traguardo per primo. Kvyat, che la Red Bull aveva retrocesso alla Toro Rosso, si è piazzato al 15° posto. Con Verstappen al volante, la Red Bull ha così dato il via al suo ritorno al vertice, cogliendo qualche vittoria e molti podi.

Tuttavia, il suo compagno Ricciardo ha lasciato la Red Bull nel 2018 annunciando che avrebbe corso per la Renault nella stagione successiva. Questo ha lasciato gli austriaci alla ricerca di un sostituto. Inizialmente il team ha scelto Pierre Gasly, ma dopo una serie di risultati deludenti, il francese è stato sostituito da Alexander Albon, che ha fallito a sua volta. In questo modo Perez ha avuto una chance alla Red Bull nel 2021, dopo la quale è stato confermato al suo posto anche per le stagioni successive.

Mentre al suo fianco cambiavano i compagni, Verstappen migliorava sempre di più, fino ad arrivare alla stagione 2021. In quell’occasione, l’olandese ha riportato una Red Bull in testa al mondiale piloti, vincendo all’ultimo giro il Gran Premio di Abu Dhabi. Il campionato costruttori 2021, però, è andato ancora alla Mercedes, cosa a cui la Red Bull ha rimediato l’anno successivo. Al termine di una stagione di dominio assoluto, la scuderia austriaca ha conquistato il suo primo titolo costruttori dal 2013, abbinato al secondo titolo piloti di Max Verstappen.

La stagione 2023 è stata ancora più incredibile, con la Red Bull che ha vinto 21 delle 22 gare disponibili, ha ovviamente conquistato il mondiale costruttori con la cifra record di 860 punti e ha infranto record su record mentre Verstappen faceva lo stesso tra i piloti, agguantando il suo terzo titolo consecutivo. Le preoccupazioni per la penalità subita al termine della stagione precedente per non aver rispettato il budget cap sono svanite immediatamente e, anzi, per la prima volta nella sua storia la Red Bull ha realizzato una doppietta nel mondiale piloti.

La Red Bull nel 2024

Per la Red Bull il 2024 sarà probabilmente un anno di dominio. Il cambio di regolamenti del 2026 sembra lontanissimo e la scuderia austriaca ha ampiamente dimostrato di essere la migliore con queste auto. Verstappen sembra in stato di grazia e Perez potrebbe essere motivato dalle parole di Horner, che ritiene il messicano artefice del proprio destino, che si concretizzerà in forma di rinnovo. Sarà difficile fare meglio del 2023, quello sì: vorrebbe dire vincerle tutte.

Quale motore utilizzerà la Red Bull?

Da ormai tre anni, Red Bull Powertrains è il fornitore della scuderia. Con l'aiuto di Honda, che forniva i motori fino al 2021, la Red Bull monta sulle sue auto un motore in grado di portare al successo con facilità i suoi piloti. Nel frattempo, dietro le quinte, sono in corso i preparativi per il 2026, quando è previsto un altro grande cambiamento. Con i nuovi regolamenti, oltretutto, Ford sostituirà Honda al fianco di Red Bull Powertrains.