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F1 team

Visa Cash App RB


6

7 PTS

Yuki Tsunoda

Daniel Ricciardo

Sede
Faenza, Italy
Caposquadra
Laurent Mekies
Chassis
AT04
Motore
Honda RBPT

Scuderia AlphaTauri

La Scuderia AlphaTauri è conosciuta per essere la squadra gemella della Red Bull Racing, ma ha più volte dimostrato di essere qualcosa di più di un team satellite. Con Nyck de Vries e Yuki Tsunoda, la Scuderia AlphaTauri dispone di due giovani piloti in grado di spingerla a grandi livelli e spera che questo succeda già nel 2023.

 

Classifica di F1

Chi guiderà per la AlphaTauri nel 2023?

Tsunoda sarà di nuovo in AlphaTauri nel 2022. Il pilota giapponese sta continuando il suo percorso di crescita nella scuderia di Faenza, ma in più di un’occasione si è attirato le critiche di molti. Dovrà trovare più continuità di risultati e imparare a gestire meglio le sue emozioni alla guida, cosa che spesso danneggia le sue prestazioni.

Al fianco di Tsunoda siederà per la prima volta Nyck de Vries. Il 27enne olandese fa finalmente il suo esordio da titolare in Formula 1, dopo essere stato in passato anche campione di Formula E. Lo scorso anno ha conquistato il nono posto nell’unico Gran Premio corso con la Williams, che gli è valso la chiamata di Helmut Marko.

Team da allenamento e da esperimenti

Nel 2005 la Minardi, in difficoltà, ricevette un aiuto da Dietrich Mateschitz, il grande capo del produttore austriaco di bevande energetiche Red Bull. All'epoca la Red Bull aveva appena concluso la sua prima stagione in Formula 1, ma Mateschitz voleva di più. Come la scuderia gemella Red Bull, anche la Toro Rosso ebbe una prima stagione difficile. 

Il team era bloccato con il motore Cosworth, che era stato rilevato dal contratto con la Minardi. Sebbene all'inizio il V10 sembrasse essere un vantaggio (dal 2006 il V8 era obbligatorio, a meno che non venisse concessa una deroga alle squadre con meno soldi, cosa di cui Minardi e quindi la Toro Rosso potevano approfittare), le squadre con un V8 in coda fecero passi molto più grandi.

Con la sorella maggiore Red Bull che passava ai motori Renault, alla Toro Rosso veniva passato il contratto con la Ferrari. Con il motore Ferrari e Sebastian Vettel (al posto di Scott Speed) appena arrivato dalla Sauber, la Toro Rosso riuscì a concludere al quarto posto in Cina. È stato il miglior risultato del team fino a quel momento, alla seconda stagione in Formula Uno.

I primi problemi per la Toro Rosso sono sorti nel 2007, quando la FIA ha annunciato che le squadre non avrebbero potuto più ricevere una vettura simile "in regalo" da un team gemello. Poiché la Red Bull e la Toro Rosso utilizzavano tale soluzione, Mateschitz mise in vendita la squadra. 

Una stagione dopo, con la Toro Rosso ancora in vendita, Sebastian Vettel ha cambiato il destino suo e del team. Il tedesco non solo ha ottenuto la pole position nella gara di casa (la Toro Rosso correva con licenza italiana) a Monza, ma ha vinto anche la gara. Una prestazione che ha visto il giovane Vettel promosso alla Red Bull nel 2009.

Fabbrica di talenti

Dopo la promozione di Sebastian Vettel, la Red Bull ha iniziato a utilizzare regolarmente la Toro Rosso per far abituare i piloti alla Formula Uno prima del grande passo. Sebastien Buemi si è unito al team nel 2009, così come Jaime Alguersuari nel 2011. 

La squadra ha lasciato a piedi entrambi nel 2012 per dare una possibilità a Ricciardo e Jean-Eric Vergne. "Siamo una scuola di formazione per esordienti", ha dichiarato il team principal Franz Tost. Nello stesso anno, anche il direttore tecnico James Key è salito a bordo per dare alla squadra una spinta nella giusta direzione.

Vergne e Ricciardo hanno ottenuto un posto anche per il 2013, anno in cui Mark Webber ha annunciato di voler lasciare la F1 dopo l'ultima gara. La battaglia tra Vergne e Ricciardo per la conquista del posto alla Red Bull è così  iniziata, con Ricciardo che è riuscito a spuntarla. Daniil Kvyat (detto "Torpedo", o "siluro") è arrivato come sostituto di Ricciardo, mentre Vergne ha iniziato la sua terza stagione alla Toro Rosso nel 2014.

La breve era di Verstappen

Una settimana prima del GP del Belgio, Vergne ricevette la brutta notizia: sarebbe entrato nella sua ultima stagione alla Toro Rosso e sarebbe stato sostituito da Verstappen nel 2015. All'epoca l'olandese aveva solo sedici anni, ma avrebbe avuto la possibilità di dimostrare il proprio valore già in giovane età. Ciò non è avvenuto accanto a Kvyat, poiché il russo è passato alla Red Bull per sostituire il partente Vettel. 

Vergne sperava di rimanere in Toro Rosso, ma la Red Bull scelse diversamente. Il team ha puntato su Carlos Sainz per fare compagnia a Verstappen (anche il futuro compagno di squadra Pierre Gasly era nella lista dei candidati). Una scelta azzeccata, come poi si è rivelata, con Verstappen che ha ottenuto due volte il quarto posto nella sua prima stagione e ha raccolto 49 punti. Sainz si è dovuto accontentare di 18 punti.

Dopo un anno e qualche gara nel 2016, Kvyat è dovuto tornare alla Toro Rosso e Verstappen ha preso il suo posto alla Red Bull. In quella stagione, il team gemello della Red Bull non è riuscito a impressionare con la nuova vettura (motorizzata Ferrari) ed è tornato ai motori Renault per il 2017. 

In quella stagione, Sainz è rimasto il volto fisso della Toro Rosso, ma il team ha sostituito Kvyat con Gasly per il GP della Malesia (e per i GP successivi). Nell'ambito dell'annunciato passaggio ai motori Honda per il 2018, Sainz è stato prestato al team Renault (sostituendo Jolyon Palmer) e Brendon Hartley ha preso il suo posto alla Toro Rosso. Hartley e Gasly hanno costituito il duo della Toro Rosso anche nel 2018.

Nel 2019, Kvyat è tornato alla Toro Rosso ed è stato affiancato da Alexander Albon, proveniente dalla Formula 2. Gasly, a sua volta, ha potuto fare la sua apparizione alla Red Bull. Tuttavia, non è riuscito a raggiungere i livelli richiesti ed è stato rispedito alla Toro Rosso. Sia Albon che Kvyat avevano messo gli occhi su quel sedile rimasto libero, ma Helmut Marko alla fine ha scelto di trasferire Albon alla Red Bull durante la pausa estiva.

Nel 2020, l'obiettivo di AlphaTauri era di eguagliare il record del 2019 (sesto posto nel campionato costruttori). Con Kvyat e Gasly, si sono assicurati il settimo posto. Nel corso della stagione, tuttavia, le cose sono andate anche meglio del previsto, con il quarto posto di Kvyat a Imola e addirittura la vittoria di Gasly a Monza.

La stagione successiva è effettivamente arrivato il sesto posto tra i costruttori, anche grazie al podio di Gasly in Azerbaigian, mentre nel 2022 la AlphaTauri ha vissuto una stagione inferiore alle aspettative, finendo penultima tra i costruttori. Per il 2023 la speranza è di tornare a lottare nella parte superiore della metà classifica.

Quale motore utilizzerà AlphaTauri?

Proprio come il team principale, la AlphaTauri utilizzerà lo stesso motore della Red Bull nel 2023. Quest’anno le power unit delle sue squadre saranno marchiate Honda RBPT, segno della rinsaldata collaborazione tra la casa giapponese e l’azienda di Milton Keynes.