Alonso convinto del suo futuro: "Non dipende da Red Bull o Mercedes".

Fernando Alonso aveva detto all'inizio dell'anno che avrebbe deciso entro poche settimane se rimanere per un'altra stagione in Formula 1, ma il due volte campione del mondo ha fatto marcia indietro prima del Gran Premio d'Australia. In questo modo, Alonso ha chiarito una cosa: la sua decisione non dipende dagli sviluppi di Mercedes e Red Bull Racing.

Da qui a qualche settimana, Alonso avrebbe dovuto fare chiarezza sul suo futuro, ma questo non accadrà. "Quando ho parlato con i canali televisivi, ho detto [che avrei deciso durante] l'estate, e quindi può darsi che per molti mesi non avrò una risposta alla stessa domanda, ma non è cambiato molto, e nulla cambierà nelle prossime settimane e nelle prossime gare", ha detto Alonso a MARCA. "Da un lato, non vorrei aspettare l'estate perché penso che sarebbe ingiusto per me e per la squadra se avessero più opzioni o dovessero cercare un sostituto, ma non voglio nemmeno affrettare i tempi e fare una scelta quando non ho ancora le idee chiare".

Lo spagnolo afferma che la sua attenzione è tutta rivolta a migliorare ulteriormente la AMR24. In Bahrain e in Arabia Saudita, il team ha imparato così tanto sulla nuova vettura che ci vorrà molto tempo ed energia per trasformare tutte queste aree di miglioramento in prestazioni più soddisfacenti.

Alonso non guarda a Red Bull e Mercedes

Il contratto di Alonso scade dopo la prossima stagione e questo significa che potrebbe anche guardare altrove. Alla Mercedes c'è ancora un posto in palio dopo che Lewis Hamilton ha annunciato la sua partenza per la Ferrari e alla Red Bull Racing Sergio Perez non è ancora sicuro del suo posto. Inoltre, non è da escludere al 100% che Verstappen rimanga dopo questa stagione a causa del caos interno.

"Questa decisione [di continuare o lasciare] è completamente indipendente da ciò che accade alla Mercedes o alla Red Bull", ha dichiarato Alonso. "Sono sempre stato così. A volte mi ha portato bene, a volte mi ha fatto male essere il padrone del mio destino. Ho sempre scelto da solo quando lasciare una squadra, quando entrare in una squadra e ho anche deciso da solo che volevo smettere [anni fa]. Non seguirò quello che fanno gli altri e non lascerò che siano loro a decidere il mio destino, sarò io stesso a legare il nodo.... Che funzioni bene o male, è il mio modo di essere".