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Il GP di Madrid è una buona o una cattiva notizia per Monza e Spa?

Il GP di Madrid è una buona o una cattiva notizia per Monza e Spa?

23 gennaio - 20:00
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Andrea Bassini

Ben dieci stagioni di Formula 1 saranno ospitate nel nuovo circuito alla periferia di Madrid. Così come il circuito di Las Vegas, è stato scelto come sede della F1 per un decennio. La firma di contratti per molti anni sembra essere una nuova strategia della Formula 1, conferma Stefano Domenicali (CEO F1). Questo può essere positivo per i circuiti, ma certamente avere anche dei lati negativi.

Negli ultimi anni, la Formula 1 ha registrato una crescita "entusiasmante", come dice il sito ufficiale, in Medio Oriente (con gare in paesi come Arabia Saudita e Qatar) e negli Stati Uniti, dove si disputano ormai tre gare a stagione (oltre a Las Vegas, Miami e Austin). Ma la F1 è orgogliosa di non aver dimenticato l'Europa, dopo tutto la culla di questo sport.

Come influirà Madrid sulla competizione?

Imola e Zandvoort, per esempio, sono tornati nel calendario della F1 negli ultimi anni, anche se questo è compensato dalla rimozione dal calendario dei Gran Premi in Germania e Francia. La domanda che ci si pone è quale sarà l'impatto sulle gare europee, ora che con Madrid un altro posto nel calendario è già stato ceduto da tempo. Inoltre, la Formula One Management afferma che anche Barcellona rimane un'opzione per (continuare a) ospitare un Gran Premio.

Nel 2024 ci saranno 24 Gran Premi in calendario e un numero così elevato di gare richiederà già un'enorme quantità di energia da parte delle squadre. Continuare ad aggiungere gare illimitate è impossibile, quindi è realistico che alcune gare spariranno dal calendario della F1. I circuiti che hanno impegni a breve termine con la Formula 1 - ad esempio Zandvoort, Spa-Francorchamps e Monza - dovrebbero logicamente essere i primi a preoccuparsi.

Buone notizie per Spa, Monza e Zandvoort

Tuttavia, c'è anche una buona notizia per queste gare. La Formula 1 ha infatti cambiato il suo approccio: d'ora in poi i nuovi contratti con i circuiti dovranno avere una durata molto lunga, ha rivelato Domenicali. Ha aggiunto che se si sceglierà comunque un periodo breve, dovrà esserci un motivo.

Sono parole di speranza per i circuiti che attualmente devono sedersi al tavolo con la Formula 1 quasi ogni anno, sperando di ottenere una seconda possibilità. Un impegno di 10 anni sarebbe una benedizione, ad esempio per (poter) apportare miglioramenti finanziariamente responsabili alla pista. Nel caso di Spa, la Formula 1 è la sua principale fonte di reddito, quindi per sopravvivere è fondamentale una visita annuale.

Se altri circuiti dovessero avere la priorità su Spa, Monza o Zandvoort e dovessero stipulare contratti a lungo termine, diventerebbe praticamente impossibile per questi circuiti tornare nel calendario; semplicemente perché non ci sarà spazio nel programma di F1 per gli anni a venire.