"Schumacher, Senna, Prost e Verstappen hanno in comune questo aspetto"

Franz Tost si sta godendo la pensione. Per adesso, almeno. È già chiaro che l'ex capo del team AlphaTauri parlerà con Red Bull il 15 gennaio per un possibile ruolo all'interno dei team da corsa. Fino a quella data, ha tempo per rilasciare interviste, ad esempio alla Bild.

Nella sua lunga carriera nel team di riserva della Red Bull, Tost ha visto da vicino alcuni dei migliori piloti di F1 di tutti i tempi. I migliori talenti sono stati Max Verstappen e Sebastian Vettel, diventati campioni del mondo di Formula 1 dopo un periodo alla (allora chiamata) Toro Rosso. Tost dice che non è in grado di prevedere fin dalla tenera età che qualcuno diventerà un campione del mondo, ma un talento naturale lo riconosce subito.

"Poi si guarda alle capacità di guida dei piloti e a come gestiscono la velocità. Come nel caso di Michael [Schumacher], per il quale già il primo giro su un'auto di Formula 1 non era una richiesta eccessiva. Lo stesso vale per suo fratello Ralf. E anche con Max Verstappen", ritiene Tost, citando come esempio i primi metri dell'olandese a 17 anni a Suzuka. "Inoltre non ha avuto problemi in frenata, nonostante gli enormi 6G".

Tost ha sempre visto i campioni impegnati al lavoro

Non è solo in pista che Tost riconosce i migliori, ma anche fuori. I veri piloti di punta trascorrono ore e ore con i loro ingegneri per mettere a punto l'auto nel miglior modo possibile. Michael Schumacher era una di queste persone. "Sì, ma anche Sebastian Vettel, Max Verstappen, Carlos Sainz o Pierre Gasly sono grandi lavoratori. Michael e gli altri sapevano sempre come migliorare e quali erano i punti deboli dei loro compagni di squadra".

Fin dall'inizio, i campioni hanno trascorso la maggior parte del tempo in pista con i loro ingegneri e i loro dati. "Questo è ciò che hanno in comune Alain Prost, Ayrton Senna, Michael Schumacher, Sebastian Vettel e Max Verstappen", ha dichiarato Tost.