L'ex campione del mondo di F1 dice che la McLaren può vincere

Mansell ha ammesso durante un'intervista a Express Sport di essere ancora in contatto con l'amministratore delegato della McLaren Zak Brown, affermando che Brown "è d'accordo con me sulla possibilità di ottenere la pole position" a Monaco. Come molti piloti hanno sottolineato dopo Imola, Monaco è uno dei circuiti più difficili da sorpassare, quindi la pole sarà fondamentale se la McLaren vuole avere una possibilità di lottare con la Red Bull per la vittoria.

Mansell ha continuato nella sua intervista: "Io stesso ho fatto la pole tre volte, e amo Monaco per quello che è, se hai una macchina sotto di te, puoi fare cose speciali. Credo che la McLaren lotterà per la pole position, così come la Red Bull e naturalmente la Ferrari. Sono sicuro che la Ferrari farà qualcosa di molto speciale".

"È un anno lungo ed è un'ottima domanda perché ovviamente ci sono cose in corso alla Red Bull di cui non siamo tutti consapevoli e ovviamente non sono così dominanti come lo erano", riferendosi alla partenza di Adrian Newey e all'indagine su Christian Horner dall'inizio della stagione.

Il superbo lavoro della McLaren

Mansell ha continuato a sottolineare l'incredibile svolta della sua ex squadra, che ha corso per la McLaren solo in due gare nel 1995. "Penso che la McLaren abbia fatto un lavoro assolutamente superbo e che Lando stia crescendo di livello a ogni gara. Se avesse trovato solo mezzo secondo a metà gara, avrebbe vinto la gara domenica.

"Ecco quanto è vicino. Quindi è molto emozionante per lui, per il suo compagno di squadra e per la McLaren che sta sfidando la Red Bull e credo che al momento abbiano probabilmente la macchina migliore in circolazione".

"Non direi che il campionato è aperto", ha ammesso Mansell, "perché Max sta facendo un lavoro superbo. Si qualifica in modo eccellente, tira fuori il meglio dalla macchina e, a meno che la Red Bull non faccia cilecca, sarà difficile batterlo.

"Ma non credo che quest'anno sia imbattibile. Penso che possa essere sfidato. Tutti devono avere un pizzico di fortuna e se non riuscirà a finire una o due gare, sarà molto vicino, molto velocemente".