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Se il team Red Bull resterà unito, sarà difficile batterlo.

"Se il team Red Bull resterà unito, sarà difficile batterlo".

30 gennaio - 11:50

Simone Tommasi

La Formula 1 è da sempre segnata da periodi di dominio. Ci sono stati periodi in cui la McLaren ha dominato, poi è stata la volta della Williams, abbiamo avuto naturalmente l'egemonia della Ferrari, la Mercedes ha brandito lo scettro per anni e naturalmente anche la Red Bull Racing (tra il 2010 e il 2013 e oggi) ha avuto i suoi momenti di superiorità. Gerhard Berger ne parla.

Come lo spiega Berger? "Lo trovo incredibilmente interessante perché questo tipo di dominio si ripete sempre. [...] Ma per tutti finisce a un certo punto, e di solito per lo stesso motivo. Chi vince tutto, come Red Bull, non fa cambiamenti radicali. Si ha una buona base e si costruisce su quella. Ne trae vantaggio per molto tempo. Ma poi arriva il momento in cui la squadra che si trova al secondo o terzo posto fa un cambiamento radicale perché deve fare un grande salto per tornare in testa. Quando ci riescono, la situazione cambia".

Inoltre - spiega il 64enne austriaco ad Auto, Motor und Sport - il successo a lungo termine ha un effetto sulle persone che fanno parte del team ed è inevitabile che a un certo punto si sazino e cerchino una nuova sfida. Oppure vengono avvicinati da una squadra e convinti con i soldi o semplicemente con una bella storia.

Dominio Red Bull

La Red Bull Racing ha di gran lunga le carte migliori per conquistare nuovamente i due titoli mondiali nel 2024, ma Berger non osa escludere nulla. "In Formula 1 le cose vanno sempre diversamente da come si pensa. L'asticella è molto alta. Se la Red Bull mantiene la sua squadra così unita, sarà difficile batterla. Potrà funzionare solo se gli altri faranno passi radicali".

Per questo motivo, il 10 volte vincitore di un GP ha molta fiducia nella Ferrari. "Nella seconda parte della stagione sono stati più bravi di quanto non dicano i risultati. Non bisogna mai sottovalutare la Mercedes e Hamilton e anche la McLaren sta facendo molto bene", ha concluso Berger.