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Opportunità per Pirelli dopo il rinvio del divieto di riscaldare le gomme

Opportunità per Pirelli dopo il rinvio del divieto di riscaldare le gomme

10-12-2023 09:04

Simone Tommasi

Da tempo si parla dell'arrivo di un divieto sulle termocoperte in Formula 1. Questo divieto è stato rimandato più volte. Ora sembra che possa arrivare solo dopo il 2025. Pirelli stessa ne è felice. Dopotutto, ritardare questo divieto andrà a vantaggio degli pneumatici nel 2025.

L'azienda italiana rimarrà il fornitore esclusivo di pneumatici di Formula 1 almeno fino al 2028. In questa stagione, gli pneumatici sono stati ampiamente criticati per l'eccessivo degrado termico e il surriscaldamento. Questo ha reso impossibile per i team essere sicuri delle impostazioni giuste per la gara. Il surriscaldamento degli pneumatici ha impedito ai piloti di spingere al massimo e di attaccare con la stessa aggressività.

Problemi di guidabilità

Nell'ultima riunione della F1 Commission si è discusso di come migliorare la guidabilità degli pneumatici. Nel corso di questa riunione è stato anche eliminato il divieto di utilizzare le termocoperte fino al 2025. Questa eliminazione dovrebbe dare a Pirelli la possibilità di concentrarsi sul miglioramento di un'area, quella del surriscaldamento, anziché due.

Simone Berra, ingegnere capo di Pirelli per la F1, afferma che ora la strada è spianata per un programma di test che possa contribuire alla creazione di pneumatici migliori per il 2025. "Continueremo a migliorare l'affidabilità degli pneumatici in termini di struttura, ma le mescole saranno al centro del nostro piano di sviluppo per il 2024 e lavoreremo ovviamente con maggiore attenzione al surriscaldamento".

La prima fase per Pirelli nelle prossime settimane sarà quella di analizzare i dati del 2023 per avere un quadro chiaro del perché il surriscaldamento sia stato un problema così grave quest'anno. "Dopo questa analisi, che faremo alla fine della stagione, cercheremo di capire dove lavorare sulle mescole per migliorare questo aspetto", ha continuato l'ingegnere. Aggiunge inoltre che l'obiettivo di Pirelli è, ovviamente, che i piloti possano spingere il più possibile senza dover risparmiare i pneumatici.

Composizione della struttura e della mescola

Berra non crede che il problema sia dovuto alla struttura dello pneumatico. Pensa che il problema risieda piuttosto nella composizione dello pneumatico. "Penso che dobbiamo lavorare di più sulla mescola per quanto riguarda il surriscaldamento. Ovviamente, possiamo lavorare anche sulla struttura, perché se abbiamo uno pneumatico più affidabile e se riusciamo a diminuire un po' la pressione, questo ovviamente aiuterà anche l'effetto del surriscaldamento, in quanto aumenterà l'area di contatto e quindi si distribuirà in modo più uniforme la temperatura".