Hamilton di fronte alla realtà: "L'anno prossimo dovrà essere diverso".

Dopo aver avuto una seria possibilità di vittoria a Singapore, la Mercedes finora non è riuscita ad arrivare dove vorrebbe in Giappone. Lewis Hamilton ha dovuto cedere più di un secondo a Max Verstappen nel Q3, il compagno di squadra George Russell addirittura 1,3 secondi. Senza dubbio il team tedesco si è sentito peggio per il margine rispetto alla McLaren, che è stata più veloce di mezzo secondo.

"Ovviamente è stata un po' una sorpresa", ha detto Russell alla telecamera di Viaplay, interrogato sull'enorme distacco dalla McLaren. Per dirla subito: "Ma se ci pensiamo razionalmente, non è una vera sorpresa quando abbiamo visto Silverstone quanto fossero veloci le McLaren in quel range di curve. Nelle curve tra i 200 e i 230 chilometri orari sono velocissimi. Non è stata una sorpresa e noi facciamo sempre fatica nei circuiti con curve ad alta velocità, quindi è un peccato, ma è la nostra situazione attuale".

Hamilton vede esposte le sue debolezze

Lewis Hamilton è un vincitore puro. Un guerriero, che punta sempre al massimo. Ma come sette volte campione del mondo, non è riuscito ad avere la meglio su Max Verstappen con la Red Bull Racing nell'iconico circuito di Suzuka. È vero che Hamilton è stato più veloce del suo giovane compagno di squadra, ma il settimo posto non si addice alla statura e alle qualità del britannico.

Inoltre, la differenza con Verstappen è stata di un secondo, che nella Formula 1 di oggi è un'eternità. "Voglio dire che questo evidenzia il vero concetto di fondo che abbiamo e il deficit che abbiamo. Questo è un circuito fantastico. È il miglior banco di prova per il bilanciamento degli errori, il bilanciamento di un'auto ad alta, media e bassa velocità. È il circuito di prova per eccellenza e dimostra che c'è un divario e che abbiamo molto lavoro da fare per cercare di colmarlo per il prossimo anno" ha detto Hamilton.