Dilemma del budget: personale esperto e costoso o economico e giovane?

Il budget cap è attivo in Formula 1 dal 2021. Ciò obbliga le squadre di non spendere più di una certa cifra all'anno, fissata a 135 milioni di dollari a partire dal 2023. Anche i costi del personale sono inclusi in questa cifra e quindi le squadre si trovano di fronte a un difficile dilemma.

L'obiettivo del budget cap è quello di avvicinare i concorrenti. Questo dovrebbe creare più emozioni in Formula 1. Infatti, al momento, nonostante il budget cap, la Red Bull Racing è molto dominante.

Red Bull sul dilemma del budget

Christian Horner ha suggerito che a causa del budget cap, le posizioni di personale esperto e costoso sono in pericolo, che potrebbe essere sostituito da personale più economico ma meno esperto. Durante la conferenza stampa, Pierre Waché, direttore tecnico della scuderia austriaca, ha approfondito il suggerimento del suo team principal.

"Alla fine il tetto massimo dei costi ha lo scopo di rendere il campo di gioco uguale per tutti. Dopo di che è vero che quando si analizza dove vanno a finire i costi degli stipendi e delle buste paga, anche i grandi stipendi ne fanno parte. È un rischio e vediamo se l'effetto non è adesso, ma se potrebbe accadere tra qualche anno, di sicuro", ha detto Waché.

Aston Martin cerca opportunità

Anche Dan Fallows di Aston Martin era presente alla conferenza stampa e ha spiegato come il suo team sta affrontando le limitazioni causate dal limite di budget. "L'abbiamo vista come un'opportunità. Credo che, come si deve fare con tutte queste cose, dobbiamo vedere dove si trovano le opportunità. Siamo stati in grado di creare una divisione per le tecnologie delle prestazioni che può aggiungere valore ad altri progetti, non solo in Aston Martin, ma anche ad altri progetti di corse in cui possiamo essere coinvolti. Credo che sia un modello simile a quello utilizzato in altri settori, quindi, dal nostro punto di vista, è stato piuttosto positivo".

Mercedes cerca il giusto equilibrio

Alla Mercedes puntano soprattutto a trovare il giusto equilibrio nel personale. "Siamo squadre da corsa ma anche aziende e guadagniamo una discreta quantità di denaro facendo lavori che non rientrano nel mondo delle corse. Se valutiamo male chi inserire e finiamo per peggiorare le nostre prestazioni in F1, perché perdiamo esperienza che sarebbe dovuta rimanere nel team, allora ci diamo la zappa sui piedi. È una sfida per tutti i team della griglia cercare di trovare il giusto equilibrio in modo da mantenere la migliore squadra possibile entro i limiti del tetto massimo", ha dichiarato James Allison.