Anniversario alla Haas: "Ora è un team di Formula 1 affermato".

Non c'è dubbio che ci sarà champagne nel box della Haas F1 questo fine settimana. La pioggia prevista darà senza dubbio al modesto team la possibilità di ottenere un bel risultato nel Gran Premio dell'Emilia-Romagna, ma in ogni caso si può festeggiare il fatto che la scuderia statunitense abbia completato 150 gare di F1. In un mondo in cui è ricorrente un andirivieni di squadre, si tratta di un bel traguardo.

Il nome Manor ti ricorda qualcosa? Marussia o Caterham? Sono squadre che hanno fatto i loro giri in Formula 1 nel decennio precedente. O più tempo fa Pacific? Onyx - Super Aguri? Così come hanno fatto rapidamente il loro ingresso, hanno anche presto abbandonato, di solito per motivi finanziari.

Quando Gene Haas - una figura rispettata nel motorsport americano - e il suo team sono stati ammessi alla Formula 1 nel 2014, alcuni hanno avuto dei dubbi. La Haas F1 sarebbe diventata la prossima ex-scuderia della serie? Va detto che i primi anni non sono stati proprio facili dal punto di vista economico, ma nonostante il budget limitato, Haas è riuscita a rimanere a galla. I risultati sono stati altalenanti (più spesso deludenti che positivi), ma dal 2016 la Haas è diventata una presenza fissa sulla griglia di partenza.

Il tempo è volato

La Haas non è mai salita sul podio: il miglior risultato è stato il quarto posto di Romain Grosjean in Austria (nel 2018). Una volta, grazie a Kevin Magnussen, la squadra è riuscita a conquistare la pole. Su 150 Gran Premi, il danese è stato presente 106 volte per gli americani. "Non mi sembra così tanto perché è passato tutto molto velocemente", ha detto Magnussen. "Finora è stata un'esperienza fantastica e abbiamo vissuto momenti super speciali, ovviamente conditi dalla pole position dello scorso anno in Brasile, ma ci sono stati molti altri momenti emozionanti".

Alla sua ottava stagione in Formula 1, la Haas non si è ancora smossa dai bassifondi della classifica. Questo rende l'acquisizione di punti ancora più speciale. "Siamo una piccola squadra in uno sport molto grande, che compete con organizzazioni gigantesche. Siamo passati dall'essere dei veri e propri sfavoriti all'essere una squadra di Formula 1 affermata. Siamo ancora una delle più piccole, ma la crescita e il viaggio in generale sono stati fenomenali", ha detto Magnussen.