La Red Bull ha assunto uno psicologo: "Non so ancora se sta funzionando".

Secondo alcune indiscrezioni, il sedile di Yuki Tsunoda sembra essere molto caldo al momento. Il consulente del team Red Bull Helmut Marko è impressionato dalla velocità del pilota giapponese, ma il pilota della Alpha Tauri deve ancora imparare a tenere sotto controllo la sua rabbia. Tsunoda risponde alle domande dei giornalisti sulla nomina del suo nuovo psicologo.

Il ragazzo difficile Tsunoda "in cura"

Marko ha dichiarato due settimane fa che a Tsunoda è stato assegnato uno psicologo. Il pilota giapponese è stato definito dal consulente della squadra il "ragazzo difficile" del team Red Bull. Tsunoda si sentiva troppo frustrato per gli errori commessi e quindi limitava la sua velocità. Da quando è stato affidato allo psicologo, Tsunoda ha corso quattro gare. Dopo l'incidente con Pierre Gasly a Silverstone, il pilota stesso non è del tutto convinto che la terapia stia funzionando.

Autosport.com cita Tsunoda: "Non so se in questo momento stia funzionando o meno. Se funzionasse, probabilmente non avrei avuto quell'incidente". Il pilota giapponese pensa che lui e lo psicologo abbiano bisogno di più tempo per conoscersi meglio e ammette che a volte può essere una testa calda in macchina. La testa, per così dire, si "surriscalda".

Tsunoda ha già lavorato con uno psicologo

Nel mondo delle corse, non è particolarmente strano che i piloti siano affiancati da degli psicologi, soprattutto ai massimi livelli. Quando Tsunoda correva in F2 ha lavorato con uno psicologo che lo ha aiutato molto. La cosa più importante che lo psicologo gli ha fatto ottenere è stata la costanza nel corso della stagione:"È stato in parte responsabile del mio passaggio alla F1", ha detto il membro del team Red Bull.