Steiner respinge la teoria secondo cui la macchina della Red Bull è costruita attorno a Verstappen

Una domanda che è stata posta ripetutamente nel corso degli anni è come Max Verstappen riesca a eclissare quasi ogni compagno di squadra che ha avuto alla Red Bull con un margine così ampio.

Pierre Gasly, Alex Albon, Sergio Perez, Liam Lawson e ora Yuki Tsunoda hanno tutti in comune una cosa: un enorme divario di prestazioni rispetto al quattro volte campione del mondo, sia in qualifica che in gara.

Negli anni, il secondo sedile della Red Bull è diventato una sorta di maledizione. Sedere accanto a un talento generazionale come Verstappen ora sembra più una condanna sportiva che un'opportunità d'oro per guidare una vettura vincente di titoli.

Ma è davvero vero che la Red Bull costruisce una vettura esclusivamente su misura per le esigenze di Verstappen? Secondo Gunther Steiner, no.

Parlando nel podcast Business of Sport, l'ex team principal della Haas è stato ricordato dei commenti fatti da Alexander Albon in una vecchia intervista, dove il pilota thailandese affermava che la distribuzione del peso della vettura era fortemente a favore di Verstappen.

A questo Steiner ha risposto dicendo: "Penso che molte persone saltino alla conclusione alla Red Bull che la vettura fosse sviluppata per Max e questo e quello."

Secondo Steiner, esempi come la distribuzione del peso e fattori simili sono semplicemente scuse che i piloti usano per giustificare il divario rispetto a Verstappen: "Anche se le persone dicono, oh, la distribuzione del peso e tutto questo.