Juan Pablo Montoya ha identificato il momento in cui la carriera di Daniel Ricciardo ha iniziato il suo lento ma inevitabile declino che alla fine ha portato al suo licenziamento prima della fine della stagione 2023. Sono passati quasi due anni dal turbolento addio di Daniel Ricciardo alla
Formula 1. L'australiano, che ha fatto un secondo ritorno dopo essersi ritirato alla fine del 2022 con McLaren, ha avuto un'altra possibilità di riscattarsi grazie a
Red Bull Racing, che ha deciso di sostituirlo a Nyck De Vries.
L'obiettivo, in teoria, era vedere la migliore versione di Ricciardo di nuovo, con la possibilità di tornare eventualmente a Red Bull acanto a Max Verstappen dopo aver lasciato la squadra alla fine del 2018.
Tuttavia, a parte qualche lampo occasionale del suo talento, l'australiano ha faticato anche rispetto a Yuki Tsunoda ed è stato infine sostituito dopo il GP di Singapore.
Quando è iniziato il declino della carriera di Ricciardo?
Apparendo nel podcast di MontoyAS, Juan Pablo Montoya ha identificato il momento che crede abbia segnato l'inizio del declino nella fase finale della carriera di Daniel Ricciardo:
Per il colombiano, l'insolito infortunio al polso subito da Daniel durante le prove a Zandvoort è stato il punto di svolta: ''Pensaci: Un momento di stupidità di quella grandezza ha definito la carriera di Ricciardo e ha aperto la porta a Lawson.''
“Se Ricciardo non si fosse rotto la mano, Lawson non sarebbe saltato in macchina. È andata molto bene per lui, ecco perché gli hanno dato il posto.”
Dopo l'infortunio, Ricciardo è stato temporaneamente sostituito dal giovane Liam Lawson, che ha subito mostrato grande abilità al volante della Red Bull, ottenendo anche diversi piazzamenti a punti.
Il neozelandese è stato addirittura in grado di battere Verstappen nelle qualifiche a Singapore, eliminandolo dal Q3.
Ricciardo è poi tornato, ma senza creare un grande impatto, a parte un weekend di rilievo in Messico, dove ha conquistato il settimo posto a seguito di una notevole sessione di qualificazione il sabato.