Daniil Kvyat ha corso per il team Red Bull Racing tra il 2015 e il 2016, prima di essere sostituito da Max Verstappen. In una recente intervista, l’ex pilota russo ha riflettuto sulle difficoltà affrontate dai compagni di squadra dell’olandese, spesso incapaci di tenergli testa all'interno della scuderia austriaca. Durante il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, Verstappen ha impressionato ancora una volta con una manovra di sorpasso decisa su Oscar Piastri alla prima curva. Un'azione che gli ha permesso di prendere il comando della gara fin da subito, senza più cederlo. Nel F1 Nation Podcast, Kvyat ha commentato quel momento chiave avvenuto subito dopo il via.
"All’inizio sembrava tutto a favore di Oscar," ha spiegato Kvyat. "L’unico problema è che Russell ha avuto una buona partenza e ha preso un po’ di scia. Penso che per questo motivo Oscar si sia concentrato sullo specchietto sinistro, trascurando quello destro. Non si aspettava davvero un attacco da quella parte."
"Quando Russell ha alzato il piede, Piastri ha pensato che la curva fosse sua e l’ha affrontata in modo molto prudente. A quel punto Max non aveva altra scelta: doveva essere aggressivo, altrimenti sarebbe stato superato da Russell. Ha corso il rischio e la manovra gli è riuscita alla perfezione,"
Max Verstappen prende il comando da Oscar Piastri subito dopo la partenza del Gran Premio dell'Emilia-Romagna.
Kvyat ammette: "Verstappen è semplicemente un pilota fantastico"
Nel corso della sua carriera in Red Bull Racing, Max Verstappen ha condiviso il box con numerosi compagni di squadra. Da Daniel Ricciardo a Pierre Gasly, passando per Alexander Albon, Sergio Pérez, Liam Lawson e ora Yuki Tsunoda, nessuno è riuscito davvero a tenere il passo dell’olandese. Anche Tsunoda, da quando ha affiancato il quattro volte campione del mondo, fatica a lasciare il segno.
Nel podcast, a Daniil Kvyat è stato chiesto perché i compagni di squadra di Verstappen sembrano trovarsi costantemente in difficoltà.
"Non lo so, è difficile da dire se non hai mai guidato quella macchina," ha ammesso l’ex pilota di Formula 1. "Credo che sia una questione di insieme, di tutto il pacchetto. Si tratta di feeling, di percepire davvero la vettura. E penso che lui, ovviamente, sia semplicemente un pilota straordinario."