Verstappen deluso dalle decisioni sul calendario, supportato da Piastri e Russell

11:52, 20 mag
Aggiornato: 17:04, 20 mag
0 Commenti
Le voci sulla possibile esclusione di Imola dal calendario di Formula 1 si fanno sempre più insistenti. Il contratto con l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è in scadenza e la F1 sembra orientata ad aumentare il numero di gare in nuovi mercati internazionali.
Quello dello scorso weekend potrebbe essere stato, almeno per ora, l’ultimo Gran Premio disputato sullo storico circuito italiano, dove Max Verstappen è riuscito a imporsi. Grande estimatore dei tracciati “old school”, l’olandese ha espresso il desiderio che Imola resti parte del campionato.

Verstappen rimpiange le vetture del 2016

Era il 2016 quando Verstappen ottenne la sua prima vittoria in Formula 1. Da allora molto è cambiato, ma il pilota della Red Bull conserva ancora un forte legame con le vetture di quell’epoca, che a suo parere si adattavano meglio a certi tipi di tracciati.
"Penso che le monoposto attuali, purtroppo, non si comportino altrettanto bene sui circuiti cittadini. Sono troppo grandi, troppo rigide, troppo pesanti. Direi che non si 'animano', soprattutto se le confrontiamo con quelle del 2016."
"Lo so, i tempi sul giro erano molto più lenti, ma su un circuito cittadino almeno la macchina reagiva. Si potevano affrontare alcune curve in modo più naturale, e il tutto funzionava. Ora sembra tutto un po’ piatto. Però, su tracciati come questo, resta comunque divertente. Tante curve veloci, e il margine d’errore è dato dalla ghiaia o dall’erba. Questo rende tutto più emozionante e aumenta la difficoltà nel completare un giro perfetto."
imola 2024 max verstappen
Max Verstappen nella sua Red Bull con Oscar Piastri sullo sfondo

Piastri è d'accordo

Anche Oscar Piastri si è detto favorevole alla permanenza di Imola nel calendario di Formula 1. L’australiano, come molti suoi colleghi, apprezza particolarmente i circuiti storici, che ritiene essere i più amati dai piloti. "L’ho già detto giovedì: se non dovessimo tornare qui, sarebbe un vero peccato. Ancora una volta, credo che avere due gare nello stesso Paese, nell’attuale contesto della Formula 1, potrebbe non essere la scelta più logica, considerando quanti Paesi desiderano ospitare un Gran Premio."
Piastri ha poi sottolineato l’importanza di preservare i circuiti tradizionali. "Concordo sul fatto che dobbiamo fare attenzione. Non possiamo permetterci di perdere tutte le piste storiche, che esistono da decenni, perché almeno il 75% di queste è tra le preferite dei piloti. Se chiedi a un pilota quali sono i suoi tre circuiti preferiti, probabilmente ti citerà un mix tra Silverstone, Suzuka, Spa, Imola e forse Zandvoort."

Russell chiede equilibrio

Anche George Russell ha espresso il suo apprezzamento per i circuiti “old school”, pur sottolineando alcune criticità legate alle opportunità di sorpasso. Per il pilota Mercedes, la chiave sta nel trovare un giusto equilibrio tra tracciati storici e moderni.
"Per noi piloti, questa è sicuramente la parte più entusiasmante della stagione, quando corriamo su circuiti come questi. Capisco però che per i fan lo spettacolo possa essere diverso – non so se provano la stessa emozione guardando una gara su un tracciato come questo, rispetto a uno che magari è meno coinvolgente da guidare ma più ricco di azione. Serve equilibrio."
"Come abbiamo già detto, amiamo il carattere di questi circuiti, ma correre qui a Imola è molto complicato. Lo stesso vale per Zandvoort, e anche in Giappone non è stato facile. I circuiti più recenti, pur avendo meno personalità, tendono comunque a offrire gare più combattute," ha concluso Russell.