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Nicolas Hamilton vuole essere più di un fratello di Lewis: La sua identità.

Nicolas Hamilton vuole essere più di un "fratello di Lewis": "La sua identità".

16 aprile - 20:00 Ultimo aggiornamento: 17 aprile - 11:16
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Andrea Bassini

Sebbene Nicolas Hamilton affermi di essere il più grande fan di Lewis Hamilton, ammette che a volte è fastidioso che le persone non vedano la sua identità. Per questo motivo sottolinea di non essere solo "il fratello di Lewis".

Nicolas Hamilton vuole essere più del "fratello di Lewis".

Lewis non è l'unico pilota della famiglia Hamilton: anche Nicolas è attivo come pilota e partecipa al British Touring Car Championship. Il 32enne britannico, affetto da paralisi cerebrale, è anche un oratore motivazionale. Per questo motivo si rammarica di essere meno riconosciuto rispetto al semplice fatto di essere "il fratello di".

"Sono sicuramente il fan numero uno di Lewis", ha esordito parlando con Sky News. "Può essere un po' fastidioso quando tutti mi mettono in relazione con lui e mi chiamano 'fratello di Lewis Hamilton'. Sono sicuramente una persona a sé stante, ho la mia identità, la mia storia e non sto cercando di competere con Lewis".

Ha poi continuato: "Il mio ruolo nella vita è cercare di usare quello che ho passato nella mia vita per ispirare le persone normodotate e disabili, i genitori di bambini disabili, ma anche gli esseri umani in generale che lottano per gli scopi quotidiani, perché siamo in molti a farlo. E sì, sono imparentato con Lewis, ma ho anche una mia identità".

Hamilton: "Sono praticamente un paralimpico alle Olimpiadi".

Nicolas paragona la sua situazione a quella di un paralimpico che gareggia contro un olimpionico, in quanto si trova a gareggiare contro piloti che non hanno bisogno di adattamenti. "Non posso flettere le caviglie e molti piloti da corsa flettono le caviglie per accelerare e frenare. Per questo motivo ho apportato delle modifiche all'auto, come una frizione manuale sul volante e due pedali invece di tre, quindi ho l'acceleratore e il freno", spiega.

"E sì, devo tenermi in forma e allenarmi per essere quasi come un pilota normodotato, perché in pratica sono un paralimpico alle Olimpiadi che gareggia contro persone normodotate", ha concluso Nicolas.