Nessun punto per Hamilton: "È il mio peggior inizio di stagione".

Lewis Hamilton ha dichiarato che sta vivendo il suo peggior anno in Formula 1. "Sicuramente è peggio del 2009", ha detto il 39enne britannico. Tuttavia, Hamilton mantiene la calma e sa che le cose miglioreranno, come ha detto dopo il suo DNF in Australia.

Hamilton è partito con le soft, con l'intenzione di recuperare posizioni all'inizio della gara. "Penso che sia andata bene. Avevo ancora le soft nuove perché non ho fatto la Q3. Ho cercato di tagliare la strada ad alcuni piloti. Il ritmo era buono, ancora una volta non era eccezionale, ma stavo sorpassando. Ero leggermente più veloce delle auto davanti a me e poi il motore ha ceduto".

Lewis non si fa prendere dal panico

È successo senza alcun preavviso e Hamilton rimane a otto punti nel campionato mondiale, sufficienti per il nono posto in classifica generale. Com'è lo stato mentale del sette volte campione del mondo dopo la peggior partenza della Mercedes in Formula 1? "Sorprendentemente, mi sento abbastanza bene. Sto cercando di mettere le cose in prospettiva: poteva andare molto peggio. Sono davvero grato. Mi sono davvero divertito qui in Australia".

Ha poi proseguito: "Mi piace ancora lavorare con la squadra. Ovviamente mi piacerebbe lottare per vincere e finire le gare. Non è mai una bella sensazione quando si arriva fin qui e non si riesce a fare nemmeno metà gara. Ma so che torneremo, che alla fine ci arriveremo, dobbiamo solo continuare a lavorarci".

La Mercedes non si arrende

Hamilton non ha intenzione di arrendersi, nonostante la mancanza di successi della W15 in Bahrain, Arabia Saudita e ora a Melbourne. "È difficile per tutti i membri del team, perché è stato fatto tanto lavoro durante l'inverno. Sei eccitato, motivato e poi pensi che lotterai per le vittorie e poi ovviamente non è così. Poi pensi che forse sarai secondo o terzo, ma no, non è nemmeno questo il caso e le cose vanno un po' peggio. Non si può fare a meno di andare avanti, è una sfida. Ma sono sempre ispirato dalle persone con cui lavoro. Continuano a impegnarsi, a dare il massimo e questa è la cosa più importante".