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Non comportiamoci come se Red Bull e Verstappen avessero già vinto.

"Non comportiamoci come se Red Bull e Verstappen avessero già vinto".

25 gennaio - 14:08 Ultimo aggiornamento: 26 gennaio - 11:41
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Andrea Bassini

Non c'è stata una battaglia entusiasmante per i titoli del Campionato del Mondo di F1 nel 2023. Max Verstappen era già sicuro del suo terzo campionato di fila a sei gare dalla fine e l'olandese è il favorito per conquistare un altro titolo nel 2024. Mika Hakkinen riconosce che Verstappen è il favorito assoluto, ma si tiene comunque in disparte.

Parlando con il quotidiano tedesco Bild, il due volte campione del mondo afferma che ci sono innumerevoli esempi del passato che hanno avuto una stagione molto più debole di quanto stimato in precedenza. "Quante volte ci sono stati team e piloti che erano considerati sicuri campioni del mondo già prima del primo turno dei test invernali e poi non sono mai diventati campioni? Troppe volte".

"Non fraintendetemi: sono d'accordo sul fatto che la Red Bull e Max Verstappen in particolare siano in grado di fare la differenza, ma non dovremmo iniziare a comportarci come se avessero già in mano i trofei prima ancora di aver percorso un solo metro", ha detto Hakkinen. I test invernali di quest'anno si terranno nuovamente in Bahrain, dal 21 febbraio al 23 febbraio.

Hamilton e Schumacher

Verstappen, a 26 anni, ha già tre titoli mondiali e le sue possibilità di conquistarne un quarto sono estremamente buone. C'è la possibilità che il pilota della Red Bull Racing vinca otto o più campionati del mondo nella sua carriera, battendo il record condiviso da Michael Schumacher e Lewis Hamilton? Hakkinen non vuole essere troppo severo nemmeno su questo fronte.

"È sulla buona strada. Ma anche in questo caso non bisogna essere troppo prematuri. Quello che Max ha raggiunto negli ultimi anni è incredibile. Ma ha bisogno di altri quattro titoli mondiali per eguagliarli. Max ha il talento per diventare il migliore di tutti i tempi, ma non dipende solo da lui", ha detto il 55enne finlandese, riferendosi al fatto che la Red Bull deve fornirgli un'auto veloce per poter competere al meglio.