Verstappen smentisce Perez: "Nessun errore di comunicazione".

Max Verstappen non vuole avere nulla a che fare con le voci che circondano lui, il suo compagno di squadra Sergio Perez e suo padre Jos Verstappen. A Motorsport.com Max affronta le speculazioni che circondano le dinamiche della Red Bull e le possibilità di una prossima lotta per il titolo tra lui e Perez.

Dopo la gara in Arabia Saudita, si è parlato soprattutto delle dinamiche interne alla Red Bull Racing. Dato che Verstappen e Perez sono separati da un solo punto in campionato e non hanno una vera e propria concorrenza da parte di nessun altro, sono stati fatti rapidamente dei paragoni con Nico Rosberg e Lewis Hamilton nel 2016. Queste speculazioni sono state ulteriormente alimentate dalla battaglia per il giro più veloce in gara da parte di entrambi i piloti e dal filmato post-gara in cui inizialmente sembrava che Jos Verstappen non volesse congratularsi con Perez per la sua vittoria. In seguito, è emerso un filmato non mostrato nella trasmissione ufficiale, che mostrava che Jos si era effettivamente congratulato con Perez.

Secondo Verstappen, il motivo principale è che Jos non pensava di dover avere un ruolo nella celebrazione della vittoria. La vittoria era di Perez e lui doveva poter festeggiare con i suoi meccanici, ha spiegato Verstappen. "Penso che una cosa del genere sia più che normale, anche se alcune persone non la vedono in questo modo. Ma alla fine si tratta di fare i conti con noi stessi e non con quello che pensa il mondo di Twitter".

Per Verstappen non ci sono incomprensioni

Dopo il Gran Premio dell'Arabia Saudita, Perez ha dichiarato che ci sono state delle incomprensioni tra lui e il suo ingegnere di gara per quanto riguarda il raggiungimento del giro più veloce. Secondo Verstappen, non c'è stato alcun errore di comunicazione perché la stessa situazione si è verificata nella prima gara in Bahrain, ma solo al contrario. A livello interno, tuttavia, la situazione non sembra avere lasciato strascichi, in quanto, secondo Verstappen, non se ne è più parlato. Riguardo a una possibile lotta per il titolo, l'olandese non è preoccupato: "Tutto ciò di cui ho bisogno per diventare campione è una macchina veloce".