Aveva ragione Wolff? Ecco cosa ha pensato Verstappen della protesta della Red Bull contro Russell

17:06, 17 giu
Aggiornato: 18:10, 17 giu
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Toto Wolff ha criticato duramente la Red Bull Racing per aver presentato reclami in Canada, ma ha risparmiato notevolmente Max Verstappen. A buon diritto, si scopre.
Toto Wolff, il team principal della Mercedes, è convinto: la decisione della Red Bull Racing di presentare due reclami contro la vittoria di George Russell in Canada non proveniva da Max Verstappen.
Infatti, il team principal Christian Horner ha confermato subito dopo la gara a Montreal che il campione del mondo in carica non era stato informato del reclamo in anticipo.
Alla fine, si prevedeva che Verstappen comparisse davanti ai commissari, per discutere di quanto accaduto nelle fasi finali del Gran Premio secondo la Red Bull - ovvero, George Russell che ha frenato molto forte, il che avrebbe potuto causare una situazione pericolosa. Come un vero giocatore di squadra, Verstappen ha argomentato la causa a nome del team austriaco.
Verstappen si congratula con Russell per la sua vittoria in Canada
Verstappen si congratula con Russell per la sua vittoria in Canada

Verstappen era in pace con il secondo posto

GPblog ha indagato sugli eventi dopo il Gran Premio del Canada e apprende che il pilota olandese non aveva davvero nulla a che fare con il reclamo descritto da Wolff come ‘patetico'. Anzi, se fosse stato per Verstappen, non ci sarebbe stato alcun reclamo.
Verstappen vuole sempre vincere e fa tutto il possibile per emergere vittorioso effettivamente. Ma è anche qualcuno che vuole ottenere questo in pista e non con i commissari. Una volta che Russell e poi lui stesso hanno tagliato il traguardo, la gara era finita per lui. Russell è stato congratulato per la sua vittoria, Verstappen ha ricevuto un trofeo per il secondo posto e ora è il momento del prossimo evento.
Puntando al campionato del mondo, i punti extra che Verstappen avrebbe ricevuto se Russell fosse stato effettivamente penalizzato sarebbero stati molto graditi. Ma non si sarebbe sentito come il vero vincitore della gara.
Che Verstappen non abbia atteso l'esito del reclamo - e possibilmente rivendicato comunque la vittoria - era un segno chiaro che la questione era risolta per l'olandese.