Perché l'approccio 'diretto' di Verstappen non si allinea veramente alla F1 moderna

20:20, 22 lug
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Co-autore:Tobia Elia
Max Verstappen affronta a volte pesanti critiche, ma secondo Arie Luyendyk, non è perché sta facendo qualcosa di sbagliato — è perché si rifiuta di conformarsi, e Luyendyk vede questa come una forza. Il vincitore due volte della Indy 500 spiega perché l'approccio di Verstappen si scontra con l'attuale ambiente della Formula 1.
Max Verstappen è indubbiamente uno dei pochissimi piloti sulla griglia attuale — al fianco forse di Fernando Alonso e pochi altri selezionati — che parla sempre la sua mente senza filtri o esitazioni.
Naturalmente, questo atteggiamento esplicito ha attirato sia lodi che critiche: alcuni lo ammirano per la sua onestà, mentre altri pensano che a volte oltrepassi il limite.

Verstappen simile all' 'old-school' Marko

Secondo Luyendyk, Verstappen è ancora 'tradizionalmente' diretto, proprio come l'advisor della Red Bull Helmut Marko: "Marko è un duro della vecchia scuola," ha detto in conversazione con il suo ex collega pilota di IndyCar Paul Tracy su The Racer Channel.
''A molte persone non piace perché non è la nostra era adesso. Non è di cosa tratta l'umanità, essere così duri e così diretti.''
Riconosce questa mentalità anche in Verstappen: ''Ecco perché Max ottiene molti anti, molte cose negative, non dalla stampa, ma forse dai fan, perché è così diretto.''
Lamenta che non c'è quasi più spazio per i caratteri apertamente espressivi, perché ci sono multe contro certi usi del linguaggio: ''Lui potrebbe permetterselo, ma è un peccato perché penso, piloti come Foyt, Tony Stewart, dicevano quello che pensavano. E erano amati per questo.''
Oggi, tutti devono guardare le loro parole, sottolinea Luyendyk: ''Hai questi ragazzi che sono tutti politici e tutti politicamente corretti. Volevo postare una foto o qualcuno mi ha inviato una foto di me che faceva il dito a qualcuno dalla telecamera in auto.''
''Puoi vedere la mia mano in aria e sto facendo il dito all'uomo. E poi qualcuno ha detto, oh, non puoi postare quella foto. Io rispondo, beh, immagino di no, non posso più postare quella foto. Non penso nemmeno sia nel mio libro. Avrebbe dovuto essere una diffusione nel mio libro effettivamente,'' ha concluso.