Mercedes costretta ad affrontare il ritorno di un temuto nemico dopo Imola

19:40, 18 mag
Aggiornato: 11:54, 19 mag
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Weekend da dimenticare per la Mercedes al Gran Premio di Imola. Andrea Kimi Antonelli si è ritirato per problemi tecnici, mentre George Russell è scivolato dal terzo al settimo posto. Un bilancio amaro, aggravato da un ritorno inaspettato di uno dei problemi storici del team: la perdita di direzione nello sviluppo.
In assenza del team principal Toto Wolff, è stato il responsabile della comunicazione Bradley Lord a fare il punto della situazione, sottolineando le aree critiche che stanno compromettendo la stagione del team tedesco.
"Quest’anno ci siamo trovati limitati sull’anteriore in alcuni circuiti, quindi per questo weekend il lavoro si è concentrato sull’asse posteriore, che si è rivelato la nostra grande debolezza," ha dichiarato Lord ai media, tra cui GPblog, al termine del GP.
Il passo gara, rispetto a quello in qualifica, ha evidenziato un’altra problematica preoccupante. "È evidente che la differenza tra il nostro ritmo in qualifica e quello in gara è aumentata rispetto al solito, quando invece l’obiettivo era ridurla," ha ammesso Lord.

Mercedes e l’incubo dello sviluppo: i vecchi problemi tornano a galla

La domenica di Imola ha fatto riaffiorare uno dei fantasmi che inseguono Mercedes sin dall’introduzione dell’effetto suolo: il rischio di aver imboccato una strada sbagliata nello sviluppo della monoposto.
"Abbiamo molto da analizzare. Dobbiamo capire meglio dove abbiamo davvero fatto progressi e dove, invece, potremmo aver preso una direzione sbagliata. Potrebbe essere necessario cambiare approccio per ridurre il divario tra la prestazione sul giro singolo e quella sulla lunga distanza."
Lord ha concluso con una constatazione tutt’altro che rassicurante: "Oggi diverse vetture che si sono qualificate dietro di noi hanno avuto un passo gara pari, se non addirittura superiore, al nostro."