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La Formula E può superare la Formula 1? Non è per niente impossibile

La Formula E può superare la Formula 1? Non è per niente impossibile

22 gennaio - 18:54

Ludo van Denderen

Le parole di Sylvain Filippi, team principal di Formula E, sono state forse eccessive. Contrariamente a quanto vorrebbe far credere il francese, la quarta generazione di auto di Formula E, che sarà introdotta nel 2027, non supererà la Formula 1. Tuttavia, la F1 deve fare attenzione, perché c'è la concreta possibilità che le auto elettriche dominino il motorsport più avanti nel tempo.

A volte la gente prende in giro la Formula E, soprattutto per la velocità delle auto C'è molto da migliorare nella classe elettrica, che ora è entrata nella sua decima stagione. Ma quali progressi sono stati fatti nell'ultimo decennio? Pensiamo alle primissime auto di Formula E e poi all'attuale generazione: l'evoluzione è enorme. Se nei primi anni era necessario cambiare auto durante la gara, perché la batteria durava 45 minuti, oggi è possibile completare la gara senza cambiarla.

Perché la Formula E non è veloce come la Formula 1

Sì, le auto di Formula E non raggiungono la velocità delle auto di Formula 1, anche se possono viaggiare a 320 chilometri all'ora. I motivi sono diversi: innanzitutto, le auto non corrono con pneumatici slick ma con pneumatici Hankook, simili a quelli delle auto "normali". Si tratta di una decisione consapevole dal punto di vista ambientale. Inoltre, la Formula E è per lo più ospite di circuiti cittadini, che tendono ad avere velocità medie inferiori rispetto ai circuiti "normali".

La gestione dell'energia per affrontare una gara di 45 minuti è necessaria perché le batterie utilizzate sono ancora un punto dolente. La tecnologia non ha ancora raggiunto il punto in cui le auto FE possono essere guidate a tutta velocità per un'ora e mezza o due ore. Prima o poi sarà possibile. Molto presto, probabilmente. Da questo punto di vista, la Formula E potrebbe certamente diventare un rivale della Formula 1.

Domenicali non ci crede

L'amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali ha lasciato intendere lo scorso anno che lo sport non diventerà mai completamente elettrico e che la F1 funzionerà sempre con motori a combustione interna. Per i puristi è stata musica per le loro orecchie. Ma questa è una promessa che l'italiano non può fare. Le possibilità che la Formula 1 diventi prima o poi elettrica sono ancora plausibili. Dopo tutto, le nuove auto prodotte nell'Unione Europea dovranno essere prive di emissioni entro il 2035 e più pulite entro il 2030. Ciò significa che la maggior parte della flotta globale sarà composta da veicoli elettrici. Molte case automobilistiche stanno già effettuando il passaggio.

La Formula 1 ha sempre suscitato l'interesse dei costruttori per una serie di motivi. Innanzitutto, la F1 offre un'eccellente piattaforma di marketing per un marchio automobilistico. Inoltre, i produttori vedono questo sport come un banco di prova per la produzione civile. È proprio qui che potrebbe arrivare il punto cruciale tra cinque o dieci anni: un produttore come Mercedes avrà solo auto elettriche nella sua gamma a partire dal 2030, quindi che senso ha investire centinaia di milioni in un motore a combustione interna per la Formula 1? Le tecnologie sviluppate per questo scopo non possono più essere utilizzate per le auto da strada.

Filippi non ha tutti i torti

Filippi non ha tutti i torti: potrebbe arrivare un momento in cui i produttori vorranno allineare maggiormente le attività motoristiche a quelle dei consumatori, e in questo momento la Formula E è la serie più ovvia in cui entrare. È un rischio di cui la Formula 1 è sicuramente consapevole e a cui sta pensando. Quindi, potremmo vedere personaggi del calibro di Verstappen su una Red Bull elettrica? O Leclerc in una Ferrari elettrica? È possibile.