Parole di Horner: "Se lo intendeva in quel modo, non credo che sia così bello".

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kravitz non è contento delle parole di horner nei confronti di sainz
5 settembre A 18:04
Ultimo aggiornamento 5 settembre A 22:19

    Carlos Sainz ha difeso strenuamente la sua posizione di leader nel Gran Premio d'Italia. Christian Horner ha ritenuto che il modo di difendersi del pilota della Ferrari fosse in contrasto con il regolamento. Ted Kravitz non capisce le parole del team principal della Red Bull Racing

    La pazienza di Max Verstappen è stata messa a dura prova, ma alla fine l'olandese è riuscito a passare lo spagnolo dopo aver esercitato una pressione prolungata. Qualche giro prima, il due volte campione del mondo aveva già fatto un tentativo, ma Sainz ha scelto un lato in ritardo.

    Horner ha dichiarato in seguito: "Carlos è stato molto solido, a volte era un po' in ritardo, si è mosso un po' [in frenata]". Questo non è permesso. "Ma: sta guidando una Ferrari, a Monza, si sarebbe difeso a costo della vita", ha detto il dirigente del team di Max Verstappen.

    Horner non si fa sorprendere

    Ted Kravitz, giornalista dei box di Sky Sports, non ha capito dove Horner volesse arrivare con le sue parole. Secondo lui, sarebbe assurdo se Sainz avesse ceduto facilmente la sua posizione. Se non si fosse difeso così strenuamente, sarebbero arrivate anche le critiche, afferma Kravitz. "Quando ha detto che Sainz stava difendendo come se la sua vita dipendesse da questo... se Horner intendeva questo in un modo un po' ansioso, beh, non va bene perché sai cosa? La sua vita dipendeva da questo, quella di Sainz".

    Il futuro dell'attuale numero cinque del campionato non sembra del tutto certo alla Ferrari. La sua posizione nel campionato mondiale è superiore a quella di Charles Leclerc, ma questo è stato solo il suo primo podio del 2023. Leclerc ne aveva già conquistati tre e altrimenti avrebbe potuto essere zero contro quattro. Per Sainz è stata una domenica importante davanti al pubblico di casa a Monza.

    Diritto di lottare

    Il 49enne britannico ha continuato: "Aveva assolutamente il diritto di difendersi da Max Verstappen, Sergio Perez e tutti gli altri che lo hanno superato o hanno cercato di superarlo oggi come se la sua vita dipendesse da questo, perché è per questo che sono pagati".