"Prima di arrivare da noi, Perez si godeva la vita".

Helmut Marko ha sottolineato che, nonostante i successi ottenuti finora, la Red Bull non può ancora dormire sonni tranquilli. Ospite del podcast F1 Nation, Marko ha analizzato il Gran Premio dell'Azerbaigian, la competizione con le altre squadre e ha parlato delle prestazioni di Sergio Perez.

Non si può negare che la Red Bull stia vivendo un ottimo inizio di stagione. Ogni gara (e gara sprint) finora è stata vinta dalla squadra austriaca, e in tre di queste gare c'è stata anche una doppietta per la Red Bull. Tuttavia, a Baku ci sono stati segnali che indicano che ci sono delle crepe nell'inviolabilità della squadra, spiega Marko.

"Come vedi entrambe le pole position sono andate alla Ferrari, quindi si stanno avvicinando. Negli ultimi due giri Alonso e Leclerc hanno fatto gli stessi tempi nostri, non abbiamo rallentato quindi è una lotta dura e bisogna sempre continuare a spingere", ha detto il consigliere della Red Bull.

Non sottovalutare Perez

La vittoria a Baku è andata a Sergio Perez, proprio come nella gara sprint del giorno prima. Perez è stato aiutato nella sua vittoria da una safety car con un tempismo perfetto, che ha permesso al messicano di effettuare un pit stop con una perdita di tempo minima, di prendere il comando alla ripartenza e di non essere più in pericolo. Il suo compagno di squadra Max Verstappen è stato meno fortunato: l'olandese è stato fatto rientrare prima dell'uscita della safety car, perdendo così la testa della corsa. Interrogato su un eventuale vittoria di Verstappen senza safety car, Marko ha una risposta chiara.

"Sì, [Verstappen] è stato sfortunato con la safety car. Ma non sottovalutare Sergio", ha sottolineato Marko. "Sergio sul circuito cittadino è quello che ha conquistato più podi qui. È cambiato molto da quando è arrivato da noi. Prima era un pilota messicano che si godeva la vita. Lo fa ancora, ma ha bisogno di lavorare! "