Charles Leclerc ha raccontato che da adolescente ha visitato la fabbrica della Ferrari a Maranello, ma gli è stato negato l'ingresso. A distanza di anni, questo sembra aumentare la sua motivazione a correre un giorno per la Scuderia.

Come giovane pilota che aspirava a correre un giorno in Formula 1, era la Ferrari a far parte dei sogni del monegasco. Quando il padrino di Leclerc, Jules Bianchi, che all'epoca era membro della Ferrari Diver Academy, propose al suo allievo di accompagnarlo a Maranello, il giovane adolescente colse al volo l'opportunità. Quando i due si sono diretti verso i cancelli dorati della fabbrica, a Leclerc è stato negato l'ingresso.

Deluso

"La prima volta che sono venuto qui, non mi è stato permesso di entrare nella fabbrica della Scuderia Ferrari perché avevo forse 12 anni", ha ricordato in un video fornito da Shell. Fu una grande delusione per il giovane aspirante campione, ma che alla fine alimentò il suo ardente desiderio di correre un giorno per la Rossa. "Da quel momento, e anche prima, ho sempre voluto essere un pilota Ferrari. Entrare in quelle porte e non poter vedere tutto quello che c'era dentro, credo che mi abbia dato una motivazione in più per lavorare sodo come sempre per poter arrivare qui un giorno."