"Marko ha giocato un ruolo chiave nell'esonero di Horner ed era presente alla riunione strategica cruciale"

Durante una riunione su Zoom lunedì 7 luglio, Oliver Mintzlaff ha informato gli azionisti Chalerm Yoovidhya e Mark Mateschitz riguardo l'esonero programmato di Horner. Hanno poi dato il via libera, dopo cui Mintzlaff e Marko sono viaggiati a Londra per rendere ufficiale la decisione il giorno seguente.

In precedenza, durante il weekend di gara in Austria, Mintzlaff aveva già chiarito che voleva prendere misure a livello di personale.

Secondo i media tedeschi, Marko era presente anche a quella riunione, insieme a Yoovidhya e a Mateschitz. I risultati deludenti della Red Bull, uniti alla clausola di uscita di Verstappen – che stabilisce che può lasciare se non si trova nei primi tre della classifica alla fine di luglio – avrebbero giocato un ruolo importante nella decisione.

BILD scrive inoltre che Horner era stato precedentemente spinto a rinunciare a uno dei suoi ruoli: la responsabilità di marketing presso Racing Bulls. Nonostante le richieste dei suoi capi di dimettersi, avrebbe cercato di mantenere quella posizione. Alla fine, lo azionista Yoovidhya, con cui Horner aveva in precedenza un buon rapporto, ha dovuto intervenire personalmente minacciando di rompere completamente tutti i legami.

Quanto si fosse raffreddata la relazione con Yoovidhya è diventato dolorosamente chiaro per Horner il 2 luglio. In quel giorno, Horner ha organizzato un tradizionale evento di tiro al piattello attorno alla sua proprietà vicino a Oxford, proprio prima del weekend di gara a Silverstone. Tra i quaranta invitati dovevano esserci sia Yoovidhya che Max Verstappen, ma nessuno dei due si è presentato secondo il giornale tedesco. Verstappen avrebbe annullato a causa di problemi di stomaco.

Una settimana dopo, la Red Bull ha ufficialmente interrotto i rapporti con Horner, che aveva guidato il team per oltre vent'anni.