Christian Horner e Toto Wolff vedono l'impatto potenziale che la figlia di Max Verstappen e Kelly Piquet potrebbe avere nel motorsport: 'la prima pilota femminile monegasca di F1' potrebbe anche essere un punto di forza nel marketing in F1 grazie al 'suo pedigree'.
Quando a Horner viene posta la domanda riguardo la possibilità che la figlia di Verstappen diventi la prima pilota femminile monegasca di F1, il britannico risponde: "Assolutamente, perché non una donna? E come dicevo prima, il pedigree di quella piccola è piuttosto fenomenale. Quindi ci sarà sicuramente una corsa per farle firmare un'opzione, senza dubbio. Ma sì, perché no?"
Wolff 'vede' il punto di forza nel marketing che la bambina di Verstappen potrebbe avere in F1
Per Wolff, tuttavia, l'attenzione è più sul lato marketing della figlia di Verstappen e Piquet, dato i suoi impressionanti cognomi.
"Quindi la vedo da due lati. Ho un 8enne che fa go-kart, e penso che Max sappia che non vuoi metterti emotivamente in quella montagna russa. Almeno questo è ciò che ha detto."
Tuttavia, facendo riferimento a quello che lui crede sia il successo nella gestione della F1 Academy da parte di sua moglie Susie Wolff, la serie di supporto F1 junior femminile, sottolinea la necessità di talento femminile nel vertice del motorsport.
"Ma poi abbiamo bisogno di più ragazze e donne in Formula Uno. Sono ovviamente molto, molto di parte. Vedendo Susie e la F1 Academy prosperare e fare le cose giuste. E quella ragazza, come dice Christian, se dovesse chiamarsi Piquet Verstappen, è anche ottimo per il marketing, o viceversa."