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Villeneuve Pironi: una tragica storia da film

Villeneuve Pironi: una tragica storia da film

24-12-2022 14:00

Simone Tommasi

La sera di Natale, alle 21.15, andrà in onda su Sky Documentaries un documentario dal titolo "Villeneuve Pironi", incentrato sulla storia dei due campioni della Ferrari e del loro complesso rapporto. Il documentario arriva nell'anno in cui ricorrono i quarant'anni della morte di Gilles Villeneuve e i trentacinque da quella di Didier Pironi, e comprende diverse testimonianze di familiari e colleghi. Chi erano però questi due piloti? E cosa successe tra di loro, segnando per sempre le loro vite?

Gilles e Didier

Gilles Villeneuve era nato in Canada nel 1950, e sin da giovane aveva iniziato con le corse assieme al fratello Jacques, prima sulle motoslitte e poi sulle macchine. Era così giunto in Formula 1, dove si era presentato a tutti come classe 1952, per rendersi più appetibile agli occhi del team. I primi a credere in lui sono quelli della McLaren, che però lo scaricano alla fine del 1976. Passa così in Ferrari, a sostituire niente di meno che Niki Lauda. Dal 1977 è quindi un pilota della Scuderia di Maranello, dove riesce a farsi amare follemente dai tifosi, a conquistare la fiducia e l'affetto di Enzo Ferrari, e a distinguersi per il suo stile di guida sempre al limite.

Didier Pironi invece nasce in Francia nel 1952 e dall'età di 15 anni inizia la sua scalata nei campionati motoristici minori. Approda in Formula 1 nel 1978, quando gli viene affidato il volante della Tyrrell al fianco dell'amico Depailler. Successivamente, nel 1980 passa alla Ligier, dove si mette particolarmente in luce attirando così su di sè l'attenzione di Enzo Ferrari. Il fondatore del Cavallino Rampante resta folgorato e decide di portare Pironi in Ferrari, dove farà coppia proprio con Gilles Villeneuve.

Insieme in Ferrari

Sulla griglia di partenza della stagione 1981 la Ferrari quindi si presenta con Gilles Villeneuve sulla vettura numero 27 e Didier Pironi sulla numero 28. I due instaurano subito un buon rapporto e diventano amici, ed entrambi sono amatissimi da Enzo Ferrari. La vettura di quell'anno però è inaffidabile e difficile da gestire, e i due piloti chiudono settimo e tredicesimo in campionato, con sole due vittorie centrate entrambe da Villeneuve. Le aspettative sono tutte sulla stagione successiva.

Nel 1982 Villeneuve viene designato come grande favorito della stagione, e si aspetta che le gerarchie nella scuderia lo mettano in una posizione di favore. Il pilota canadese non vive un periodo facile, e nelle prime tre gare colleziona due ritiri e una squalifica. Anche i rapporti con Pironi diventano più tesi. Finalmente, però, al quarto Gran Premio della stagione - quello di Imola - le due Ferrari si ritrovano in testa, con Villeneuve che precede Pironi, a quindici giri dalla fine e con un ampio distacco sugli inseguitori. 

Ai box si decide di voler preservare le vetture e quindi congelare l'ordine di arrivo dei due piloti. Viene esposto così il cartello "SLOW", che Villeneuve subito rispetta abbassando il ritmo. L'ambizioso Pironi però non ci sta e ingaggia una lotta per la prima posizione con il canadese, riuscendo infine a spuntarla. Villeneuve è furioso, sia con il suo team che, soprattutto, con Pironi. Il canadese toglie così il saluto al francese, e lo accusa pesantemente davanti alla stampa. È guerra aperta fra i due.

Niente lieto fine

Al GP successivo, che si tiene in Belgio, Villeneuve ci arriva praticamente da separato in casa. Lo smacco subito nella gara precedente brucia troppo, e vuole finire a tutti i costi davanti a Pironi, che lo precede anche in campionato. Guida così ancora più al limite del normale, e nelle qualifiche mette in pista tutto quello che ha, per migliorare il tempo del compagno-rivale. All'ultimo giro disponibile, la Ferrari di Villeneuve urta da dietro la March di Jochen Mass prendendo il volo e ricadendo violentemente a terra, disintegrandosi. Villeneuve viene sbalzato fuori e finisce contro le recinzioni, subendo lesioni gravissime. Quella stessa sera, morirà.

Pironi in Belgio decide di non correre, ma dalla gara successiva si rimette al volante e a cinque gare dalla fine si ritrova in testa al mondiale. In Germania, però, durante le prove Pironi non vede la Renault di Prost che procede a velocità ridotta, nascosta dalla pioggia, e la tampona violentemente. La dinamica dell'incidente è identica a quella che è costata la vita a Villeneuve. Pironi sopravvive, ma i gravi danni riportati alle gambe gli impongono di ritirarsi dalla Formula 1. Il titolo 1982 andrà poi a Keke Rosberg, con il pilota francese che concluderà comunque secondo anche senza disputare le ultime cinque gare.

Pironi decide così di passare alla motonautica, una volta constatato di non poter più tornare in Formula 1. Quella delle corse sull'acqua era una passione che condivideva con Gilles Villeneuve. La sua carriera in mare è però molto breve e sfortunata: il 23 agosto 1987, infatti, la sua barca si ribalta ad alta velocità nel corso di una gara, non lasciando scampo a lui e al suo equipaggio. Pochi mesi dopo la sua morte, la compagna Catherine dà alla luce due gemelli. I loro nomi? Didier e Gilles.