Mercedes contro Red Bull: "Come sappiamo, non è così".

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29 ottobre 2022 A 18:28
Ultimo aggiornamento 29 ottobre 2022 A 19:03
  • GPblog.com

Alla conferenza stampa dei capi squadra, Andrew Shovlin (Mercedes), Frederic Vasseur (Alfa Romeo Racing) e Laurent Mekies (Ferrari) si sono trovati tutti d'accordo: la Red Bull Racing sta esagerando l'impatto che la riduzione del tempo in galleria del vento avrà su di loro. I primi due hanno denunciato i commenti di Christian Horner, mentre Mekies ha criticato soprattutto la FIA.

Horner ha rivelato venerdì in Messico che il sette per cento di tempo in meno nella galleria del vento avrà conseguenze "draconiane" per la Red Bull. La formazione austriaca sospetta di perdere da due decimi a mezzo secondo a causa di questa penalizzazione. Mercedes e Alfa Romeo Racing sostengono che tutto ciò non è vero.

Mercedes e Alfa Romeo sono irremovibili

Shovlin: "Definirla draconiana è un'esagerazione. La penalità è leggermente superiore a un posto nel campionato, meno di due", il britannico si riferisce al fatto che più si arriva in alto nel Mondiale, meno corse sono consentite. Per ogni posizione nel Campionato del Mondo, si tratta del 5% ogni volta. "Mezzo secondo significherebbe che una squadra in fondo al campo ha un vantaggio di oltre tre secondi. Ma come sappiamo, non è questo il caso".

Alla Mercedes ritengono che uno o due decimi siano uno scenario molto più realistico. Vassuer è d'accordo con le parole di Shovlin, come riporta Motorsport-Magazin.com"Non credo che con questa penalità si perda mezzo secondo. Altrimenti saremmo piuttosto stupidi e faremmo la figura dei ca**oni".

La Ferrari avrebbe voluto una penalità diversa

Alla Ferrari non sono affatto contenti della penalità comminata dalla FIA. Secondo il direttore sportivo, il minor tempo in galleria del vento è del tutto sproporzionato rispetto al tempo sul giro guadagnato grazie alla violazione del budget. "Una cosa del genere può influenzare le gare e forse anche i campionati del mondo!" Mekies afferma quindi di non capire perché la FIA non abbia scelto di abbassare il tetto di spesa per la Red Bull nel 2023. A suo avviso, avrebbe avuto un impatto maggiore rispetto a una multa di 7 milioni di dollari e a meno tempo nella galleria del vento.