McLaren si cimenta in esperimenti a Monaco nonostante le limitazioni delle simulazioni

10:22, 24 mag
Aggiornato: 11:07, 24 mag
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Andrea Stella ha rivelato che, per raggiungere il giusto equilibrio tra deportanza e aderenza meccanica, McLaren dovrà eseguire esperimenti direttamente in pista, poiché le simulazioni possono portare il team solo fino a un certo punto nel tentativo di trovare la configurazione ideale per il Gran Premio di Monaco.
Una 'domanda molto buona' è stata posta a Stella venerdì. Come riuscirà McLaren a bilanciare il sacrificio della deportanza a favore dell'aderenza meccanica a Monaco?
"Dovrai rispondere a questa domanda con l'esperimento," ha detto il team principal di McLaren parlando ai media, incluso GPblog.

Le simulazioni possono portarti solo fino a un certo punto nel trovare la configurazione ideale

"Come l'anno scorso, ad esempio, abbiamo provato con entrambe le macchine una configurazione relativamente spinta dal punto di vista della rigidità e entrambi i piloti hanno detto che stiamo andando troppo oltre, dobbiamo tornare a quello che eravamo prima."
"Quindi non è che hai un buon numero che viene dalla simulazione, perché la simulazione può portarti fino a un certo punto, ma poi devi affrontare tutte le sottigliezze che appartengono alla reale sfruttamento della macchina su un circuito reale."
Per Stella, quindi, si tratta di essere guidati dai dati della simulazione e testare i diversi parametri di configurazione delle macchine per centrare la configurazione giusta. Un obiettivo complicato, dato che secondo il regolamento attuale, la deportanza e i parametri di configurazione continuano a cambiare.
"Quindi sicuramente, come da tradizione, faremo alcune sperimentazioni durante le prove, e vedremo se abbiamo esagerato e in quel caso torneremo indietro."
"Normalmente anno dopo anno devo dire che più deportanza vuoi più la deportanza ti permette di correre [una configurazione] rigida, se ha senso, quindi è davvero inseguire un obiettivo che tende a cambiare ogni anno."