La coerenza della FIA messa in dubbio: la controversa penalità di George Russell a Monaco sotto esame

14:02, 27 mag
Aggiornato: 16:13, 27 mag
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La penalità controversa di George Russell durante il Gran Premio di Monaco 2025 ha acceso il dibattito sulla coerenza delle decisioni dei commissari in Formula 1. Il team principal della Sauber, Jonathan Wheatley, ha invitato la FIA a riesaminare l'incidente.
Dopo aver lavorato come direttore sportivo della Red Bull, Wheatley è entrato a far parte del team Sauber all'inizio di questa stagione.
Il team principal ha commentato la caotica gara di Monaco tra George Russell della Mercedes e Alex Albon della Williams, durante la quale il primo ha tagliato deliberatamente la chicane Nouvelle per superare Albon, il quale è stato accusato di aver rallentato intenzionalmente per favorire il compagno di squadra, Carlos Sainz Jr.
Wheatley ha descritto il discusso GP di Monaco come una gara “definita dalla strategia e modellata più dalle regole che dalla pura competizione.”

Il sistema di penalità attuale non è sufficientemente dissuasivo

Wheatley ha espresso preoccupazione riguardo al fatto che il sistema di penalità attuale potrebbe non scoraggiare abbastanza i piloti dal prendere decisioni calcolate per infrangere le regole, soprattutto quando il potenziale guadagno supera la penalità.
“Come sport dobbiamo esaminare più attentamente la penalità inflitta a George [Russell] e riflettere su cosa si possa imparare — specialmente in gare fortemente influenzate da regole obbligatorie sull’uso delle gomme, come questa.”
I commissari hanno giustificato la severa penalità del drive-through citando un messaggio radio di Russell al suo ingegnere di pista, in cui affermava che avrebbe “accettato la penalità”.
Il team principal della Sauber ha quindi chiesto un riesame approfondito dell’incidente, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza e coerenza nelle decisioni dei commissari.
russell

Russell sui piloti che fanno gioco di squadra

Russell ha ammesso la manovra, esprimendo frustrazione per essere stato ostacolato da Albon. Ha sostenuto che il motivo per cui i piloti fanno gioco di squadra è legato alla regola dei due pit stop imposta questa settimana a Monaco.
Quando gli è stato chiesto un parere sull'efficacia della regola dei due pit stop introdotta dalla FIA, il pilota britannico ha commentato: "No, non ha funzionato perché era troppo facile per i team dei piloti collaborare per creare il gap necessario al pit stop e invertire le posizioni in pista."