Helmut Marko risponde alle voci di addio mentre ammette che Verstappen 'schiaccia' i compagni di squadra della Red Bull

Con le domande sull'età di Marko che fanno dubitare sul suo futuro e sulla sua presenza in circuito oltre questa stagione, in una conversazione con Kleine Zeitung, lui ha affrontato queste voci.

Le speculazioni sulla partenza di Helmut Marko dalla Red Bull Racing continuano ad aumentare. L'anno scorso, Verstappen è intervenuto pubblicamente per prevenire un'uscita forzata, esprimendo un forte sostegno per l'austriaco. Nonostante ciò, il futuro di Marko rimane incerto, ed ha anche menzionato Sebastian Vettel come un possibile successore.

Marko è stato anche interrogato se questo potrebbe essere il suo ultimo Gran Premio Austriaco. Ha deviato l'attenzione da sé stesso con questa risposta: "Il mio contratto va fino alla fine del 2026. In questo momento, l'attenzione è principalmente concentrata sul mettere in carreggiata il team per vincere."

Il 82enne ha continuato, lodando Verstappen mentre criticava coloro che lo hanno affrontato nel secondo sedile: "Molto dipende dalla tecnologia, anche se abbiamo avuto un intoppo con i nostri pit stop. Ma era comprensibile; gli ultimi pit stop sono andati bene e la nostra strategia era di nuovo buona. Tutto deve essere al 100% per avere una possibilità contro la McLaren.

"Ma non è facile, perché abbiamo praticamente un solo pilota. E non importa chi scegli: dal 2016, da quando Max è nella macchina, ogni secondo pilota è prima o poi uscito, fallito, o è stato schiacciato da Max."

Sebbene Marko non abbia affrontato direttamente la possibilità della sua partenza, ha parlato di Sebastian Vettel come un potenziale successore: "Non abbiamo discusso della posizione, ma lui segue tutto attentamente. La questione se mi succederà è anche una delle questioni. Diciamo così: molte persone vogliono prenderlo in mano.

"E i due azionisti, Mark Mateschitz e Chalerm Yoovidhya, sono coinvolti e hanno le loro idee. A volte uno non vuole ciò che vuole l'altro. Anche questo non è facile."