Jean Alesi ha analizzato il difficile momento che la Ferrari sta attraversando quest'anno, criticando duramente alcune figure ai vertici del team che, a suo avviso, non sono adatte a ricoprire quei ruoli. Ferrari ha iniziato la stagione con grandi aspettative in seguito al lancio della SF-25, ma ben presto il team è stato costretto a ridimensionare le sue ambizioni.
L'auto ha rivelato - e continua a rivelare - numerose debolezze, impedendo a Charles Leclerc e Lewis Hamilton di essere al livello di McLaren e, spesso, persino di Mercedes e Red Bull (con Max Verstappen).
Quindi qual è il problema che affligge il team di Maranello da quasi due decenni, impedendogli di ritornare al suo antico splendore? Secondo Jean Alesi - una vera icona per il team italiano negli anni '90 - il problema risiede in certi individui in posizioni di alta gestione.
Alesi molto critico nei confronti del management della Ferrari
"Vasseur non ha il tipo di autorità che un tempo aveva Jean Todt,” ha detto il francese a La Stampa.
“Le difficoltà non risiedono nelle sue decisioni, ma piuttosto in certi individui all'interno della Ferrari oggi che vogliono essere al comando ma mancano della competenza necessaria. Credo che Lewis possa presto ritornare alla sua forma migliore — è solo una questione di adattarsi correttamente all'auto.”
Dopo 10 Gran Premi, la Ferrari si trova al terzo posto nel Campionato Costruttori, essendo stata anche superata dalla Mercedes, che lo scorso fine settimana in Canada ha ottenuto un notevole bottino di punti. Il distacco dalla McLaren, invece, ammonta a ben 191 punti.