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Formula 1: basta circuiti cittadini, torna alle origini!

Formula 1: basta circuiti cittadini, torna alle origini!

18-12-2023 17:54 Ultimo aggiornamento: 18:43

Ludo van Denderen

Una di queste storie salta fuori una volta ogni tot mesi: "La Formula Uno è interessata a un Gran Premio a New York". Rossomotori.it l'ha riproposta lunedì. È una storia piena di supposizioni e senza ulteriori conferme. Ma è un fatto assodato: quando la Formula 1 pensa a un'ulteriore espansione del calendario, si concentra sempre sulle gare in qualche città in giro per il mondo. E questo deve finire!

Qualcuno ha mai assistito a una gara di Formula 1 su un circuito cittadino? Non è divertente, vero? Innanzitutto, i biglietti d'ingresso sono estremamente costosi e non si riesce quasi mai ad ottenere un buon rapporto qualità-prezzo. Se ti siedi a Monaco per due giorni per 1.000 euro a persona, non vedrai davvero nulla. Ogni tanto vedrai sfrecciare alla massima velocità Max Verstappen o Lewis Hamilton. Oppure prendi Singapore: pochi secondi - diciamo cinque - e poi i piloti sono di nuovo fuori dalla scena. E potrai vederlo solo se sarai fortunato, perché le tribune non sono esattamente allestite per una visione ottimale.

I circuiti old school sono i migliori!

La controargomentazione è che è tutta una questione di esperienza. Le auto più veloci del mondo, con i migliori piloti, sfrecciano sulla Strip di Las Vegas o sul ponte di Singapore. E sì, in televisione è fantastico. Per i dubbiosi: nella vita reale non è così. Se vuoi visitare un Gran Premio una volta nella vita, scegli soprattutto un circuito della vecchia scuola. Scegli l'Ungheria, dove in alcuni punti è possibile vedere le auto di F1 per 30 secondi al giro. Oppure al Red Bull Ring in Austria, dove un posto a sedere sulla tribuna Red Bull, a prezzi accessibili, ti permette di avere una visione d'insieme di quasi tutto il circuito.

Se la Formula Uno prende in considerazione l'idea di espandere il calendario per includere una gara su strada, la Formula One Management (FOM) non sta certo pensando ai fan che vogliono assistere alla gara. Se vogliono seguire un po' la gara, farebbero bene a rimanere a casa davanti alla TV o, come già detto, a visitare un circuito tradizionale. Allora perché la FOM sta ancora prendendo in considerazione, ad esempio, New York? La risposta è semplice: per il prestigio.

Ritorno alla vecchia Formula 1

È bello accogliere gli sponsor in una metropoli come New York, festeggiarli nei ristoranti e negli hotel più costosi. Ma la Formula 1 farebbe bene a tornare alle origini, ai circuiti che hanno reso grande questo sport. Silverstone, Monza e Zandvoort sono luoghi in cui è possibile immergersi davvero nell'atmosfera della F1. Circuiti in cui tutta la famiglia può trascorrere una bella giornata.

Se la Formula 1 si preoccupa solo degli sponsor e delle corse per le strade delle grandi città, c'è il rischio che i veri fan si ritirino. A loro, e non da ultimo ai piloti stessi, mancherà (giustamente) ciò che la Formula 1 rappresentava un tempo: l'amore per le corse automobilistiche sui circuiti più storici del mondo.

Forse qui parla un purista della F1. Ma se c'è uno sport in cui il "sentimento" è importante, questo è la Formula 1.