La Ferrari ha un grosso problema: "Gli ingegneri britannici sono stati spaventati".

Peter Windsor parla della difficile situazione in cui si trova il plurivincitore di gare di F1 Charles Leclerc in un video su YouTube. Il britannico affronta un problema importante per la Ferrari: la difficoltà di trovare professionisti di livello.

La Ferrari fatica a rafforzarsi

In Ferrari le questioni sportive e organizzative non vanno a gonfie vele. La squadra sta gareggiando solo sporadicamente per il podio con Leclerc. Un vero peccato per il talentuoso monegasco che, al suo arrivo in squadra nel 2019, era stato presentato come il prossimo campione della Ferrari. Anche dal punto di vista organizzativo, la squadra è molto disordinata. E questo, secondo Windsor, influirebbe molto sulla forma sportiva della squadra.

Frederic Vasseur è al timone della Scuderia da quest'anno, in sostituzione di Mattia Binotto. Invece di rafforzarsi, sembra che il personale se ne stia andando. Windsor ritiene che ci sia un grosso problema per la Ferrari. Windsor: "È un problema unico per la Ferrari, davvero, rispetto ai team con sede in Gran Bretagna. Al giorno d'oggi è molto difficile convincere le persone a lavorare per la Ferrari".

Il licenziamento di Allison alla Ferrari ha scoraggiato le persone

Windsor afferma che ciò è dovuto in parte alla Brexit e continua: "Ci sono [anche] tanti vincoli contrattuali che impediscono loro [al personale] di farlo. I team sono molto protettivi. È molto difficile convincerli a lavorare per la Ferrari. Credo che nel mondo della F1 ci sia ancora un po' di nervosismo per il modo in cui la Ferrari licenziò James Allison".

Windsor insinua che, a parte le difficoltà pratiche di trovare personale alla Ferrari, c'è anche un risentimento tra il personale britannico di F1 per lavorare alla Scuderia. Windsor: "Per quanto Allison sia bravo, la Ferrari lo ha licenziato. C'è stato un periodo in cui stava attraversando un'agonia personale dopo la morte di sua moglie e la Ferrari lo ha comunque cacciato. Questo ha spaventato molti bravi ingegneri inglesi e britannici che hanno deciso di non andarci".