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'La FIA voleva la ghiaia prima del GP d'Austria, il circuito ha rifiutato'

'La FIA voleva la ghiaia prima del GP d'Austria, il circuito ha rifiutato'

03-07-2023 11:00 Ultimo aggiornamento: 17:26
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Andrea Bassini

La FIA si era già accorta del problema. Già dopo il Gran Premio d'Austria del 2022, la federazione internazionale degli sport motoristici aveva informato gli organizzatori del Red Bull Ring che prevedeva problemi con i limiti della pista per la gara successiva. La FIA ha quindi insistito per la posa di ghiaia nelle curve 9 e 10, ma gli organizzatori non ne hanno voluto sapere, riporta Motorsport.com.

I limiti della pista sono sempre stati un problema. In passato c'erano dei cordoli più alti, ma dopo una serie di incidenti sono stati rimossi. Quindi ora c'era solo una linea bianca che non poteva essere superata completamente. Soprattutto con la nuova generazione di auto più larghe, è più difficile per i conducenti valutare esattamente dove si trova la linea bianca dei limiti della pista.


La FIA ha inviato una lettera al Red Bull Ring

Alla luce dei problemi verificatisi nel GP d'Austria del 2022, è emerso che il direttore di gara Niels Wittich, nell'ambito del rapporto formale che la FIA redige dopo ogni gara, ha inviato una lettera al Red Bull Ring. In essa suggeriva di apportare modifiche al design della curva 9 e della curva 10. Nel rapporto, raccomandava chiaramente di installare dei piccoli contenitori di ghiaia in quelle curve, che avrebbero agito da deterrente.

I proprietari del Red Bull Ring hanno deciso di non aderire a questa richiesta, dato che sul circuito si corre anche la MotoGP. Questi piloti, per motivi di sicurezza, vogliono che ci sia una striscia d'asfalto in uscita. Tenendo conto dei problemi dello scorso fine settimana, la FIA chiederà senza dubbio di apportare nuove modifiche.