Brawn soddisfatto del raddoppio degli sprint in F1: Alcuni lo vogliono in ogni gara

Ross Brawn ha deciso di porre fine ai suoi 46 anni di carriera in Formula 1. Nella sua rubrica per Formula1.com, ripercorre i cambiamenti che ha contribuito a rendere lo sport, a suo parere, migliore.

Meno consenso per i team di F1

Secondo Brawn, è stato apportato un importante cambiamento nel modo in cui la F1 viene governata. La FIA non ha più bisogno del consenso di tutti i team per apportare modifiche: una maggioranza di otto team è sufficiente per ottenere risultati nel breve termine. "Con cinque squadre, la FIA e la F1, possiamo ottenere risultati a lungo termine", afferma il britannico.

E prosegue: "Non abbiamo i vincoli del vecchio sistema di governance e abbiamo fatto molti passi avanti nella giusta direzione che hanno permesso a questo sport di funzionare molto meglio di prima".

Tra le altre cose, la FIA e la F1 sono riuscite ad ampliare il numero di weekend sprint, suscitando sguardi interrogativi da parte di alcuni team. Ciò è dovuto in parte al budget, che può subire un duro colpo in caso di incidente nella Sprint Race. Lo stesso Brawn ritiene che il raddoppio del numero di gare sprint sia uno sviluppo positivo.

Una gara sprint ogni weekend come in MotoGP?

"Lo sprint è stata un'iniziativa che sembra aver funzionato. L'anno prossimo passeremo a sei gare sprint. Non so quale sarà il numero ottimale a lungo termine. Alcuni sostengono che dovremmo avere lo sprint in ogni gara", ha continuato l'ex direttore del motorsport della F1. "Vedremo se le cose si evolveranno in questo modo".

Un assaggio di come si evolverà questo scenario lo si potrà vedere nella MotoGP a partire dal prossimo anno. In quel caso, non c'erano ancora gare sprint, ma le terze prove libere contavano per la configurazione delle qualifiche. All'inizio dell'anno lo sport ha deciso di organizzare una gara sprint durante tutti i weekend dei GP nel 2023.