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Qual è il clima attorno alla Ferrari?

Qual è il clima attorno alla Ferrari?

11-03-2023 15:00

Simone Tommasi

La Ferrari, ancora una volta, sembra una polveriera sul punto di esplodere. Il campionato è iniziato da una sola gara ma ci sono già dimissioni, intrighi, malcontento, speranze e delusioni, sia dentro la Scuderia che attorno, tra i media e i fan. L'addio di David Sanchez ha scoperchiato definitivamente il Vaso di Pandora, dopo che la deludente gara in Bahrain aveva già iniziato a farlo. Tuttavia, attorno al Cavallino Rampante non c'è solo negatività.

La notizia della settimana che si sta concludendo in casa Ferrari è stata l'addio del responsabile aerodinamico David Sanchez, che lavorava in Ferrari da diversi anni. La notizia ha acceso la miccia delle speculazioni, soprattutto dopo una gara come quella di Sakhir in cui molte delle aspettative di Scuderia e tifosi sono già andate in fumo. Il clima attorno al team è come al solito complesso e sfaccettato, come anche difficile da capire per chi non è abituato alle dinamiche della Ferrari.

Saltano delle teste?

La separazione con Sanchez, che a molti nelle modalità ha ricordato quella di Binotto - un "Noi non ti vogliamo più e tu non vuoi più stare con noi, quindi salutiamoci" per intenderci - è stata interpretata come una prosecuzione di quell'opera di pulizia che Vasseur avrebbe iniziato con il demansionamento di Rueda. Il team principal francese aveva annunciato che non avrebbe fatto grandi cambiamenti, ma ora sembra che stia allontanando uno ad uno i fedelissimi di Binotto.

Hanno lasciato il team pure due ferraristi di lungo corso come Gino Rosato e Jonathan Giacobazzi e le voci riportate dai media italiani in questi giorni indicano anche un elemento importante come Laurent Mekies come prossimo partente. Sembra preannunciarsi una vera e propria rivoluzione e si parla anche di uno scontro interno tra Vasseur e Benedetto Vigna sulle deleghe da distribuire ai due, con il francese che vorrebbe più responsabilità.

In tutto questo sembra che la Scuderia voglia puntare con più convinzione su Charles Leclerc, con il pilota monegasco che si è erto a leader del team, decidendo di andare a confrontare personalmente la dirigenza della Ferrari. Nessun addio in vista, riportano più fonti, ma un incontro per discutere delle difficoltà attuali. Leclerc vuole vincere in Ferrari.

Delusione e speranza

La gara di apertura della stagione ha lasciato con l'amaro in bocca un po' tutti. La Ferrari è sembrata meno competitiva del previsto in gara e il ritiro di Charles Leclerc è arrivato in modo inaspettato. Nemmeno il team se ne sa spiegare le cause. In molti, tra tifosi ed esperti, hanno puntato il dito verso la guida tecnica della Ferrari, o meglio verso la mancanza di questa. In molti invocano altri cambi e riorganizzazioni.

C'è però grande fiducia verso Vasseur e verso i piloti. I tifosi forse sono ancora scottati dalla gestione Binotto, ma esprimono un grande sostegno per il team principal francese e per le sue scelte. Non manca ovviamente chi invece dice che allontanare Binotto è stato un errore, poichè ora la macchina è orfana della guida sotto cui è stata ideata.

Parlare già in questi termini dopo una gara è molto prematuro, ma è un grande classico dell'ambiente Ferrari. C'è da dire però che in molti considerano il Bahrain un semplice episodio e attendono il Gran Premio dell'Arabia Saudita, ritenendo che sarà lì che si vedrà il vero potenziale della Ferrari. E se ci sarà un altro fallimento, preparate gli elmetti, perchè ci attenderà una settimana ancora più esplosiva di questa.