Dopo il titolo mondiale con Verstappen, siamo tornati ad essere un gruppo di 'strani ingegneri'".

Non è ancora chiaro se Honda sarà di nuovo Formula 1 dal 2026. Il fornitore di motori si è registrato presso la FIA come candidato, ma questo non significa ancora che i giapponesi torneranno effettivamente nella classe regina del motorsport con un proprio propulsore. Se fosse per l'amministratore delegato uscente Yasuaki Asaki, il consiglio di amministrazione di Honda sceglierebbe per il ritorno.

Asaki, che è al suo ultimo mese di servizio in Honda, è a capo del progetto F1 dal 2015. Ha quindi un ruolo chiave nel (riuscito) ritorno del marchio in Formula 1. Sarebbe dispiaciuto se la sua azienda decidesse di abbandonare la possibilità di un ritorno.

"Honda è sempre stata un'azienda con ingegneri strani. Quando sono entrato a far parte del progetto F1, l'azienda stava diventando molto normale, con ingegneri noiosi e un modo di parlare molto normale. Ma quando siamo poi diventati campioni del mondo, siamo tornati a essere un gruppo di ingegneri strani", ha dichiarato Asaki a The Race.

Secondo il giapponese, è importante che Honda continui a lavorare. "Vincere in F1 porta di nuovo questo tipo di ingegneri in Honda. Spero che Honda rimanga così". Ha poi continuato: "Ovviamente spero che Honda rimanga in F1, ma la decisione spetta ai membri del consiglio di amministrazione o all'amministratore delegato della società. La decisione spetta a loro".

Honda assieme a Red Bull fino al 2025

Honda continuerà a supportare il team Red Bull fino alla stagione 2025 inclusa, come è stato annunciato nell'agosto dello scorso anno. A seguito di colloqui tra Red Bull e Honda, entrambe le parti hanno concordato che HRC continuerà a fornire supporto tecnico a Red Bull Powertrains in relazione alla produzione di motori di Formula Uno fino alla fine del 2025.

Il prolungamento della partnership con il team di Max Verstappen e Sergio Perez sembrava scontato, ma alla fine Red Bull ha optato per unirsi a Ford a partire dal 2026.