Interview

L'ex progettista di F1: Nessuno in Federazione ha una visione più ampia.

L'ex progettista di F1: "Nessuno in Federazione ha una visione più ampia".

06-02-2023 10:00

Simone Tommasi

Vi siete mai chiesti cosa pensa dei regolamenti attuali chi lavorava in Formula 1 nel secolo scorso? GPblog ne ha parlato con l'ingegner Giorgio Stirano, attivo in Formula 1 tra gli anni '70 e '90 con Osella, Alfa Romeo e Forti Corse, oltre che perito di parte della Williams nell'inchiesta successiva all'incidente di Senna.

Regolamenti troppo complessi

Giorgio Stirano attualmente è, tra le altre cose, uno dei commissari dell'Automobile Club di Monaco. Quindi anche i regolamenti del giorno d'oggi sono materia per Stirano. "I regolamenti si sono complicati a dismisura" dice. "Bisogna capire la direzione da prendere quando si fanno i regolamenti. Io sono totalmente in disaccordo sulle filosofie attuali di gestione dei regolamenti. Andrei esattamente nella direzione opposta, cioè lavorerei a delle soluzioni che semplificano invece di complicare". L'ex progettista della Osella ritiene che queste complicazioni siano un peso eccessivo per i team.

In particolare, Stirano ha molto da ridire sui regolamenti approvati nella scorsa stagione. "Abbiamo passato degli anni a fare un regolamento con l'effetto suolo. Dicevano 'Aiuterà a superare'. Ma dove? Han dovuto sempre tirare giù l’alettone se volevano superare". Poi, riguardo al porpoising dice: "Io lo chiamavo pompaggio negli anni '80, ma ce l’avevamo anche noi con le Wing Car. Noi ce li siamo risolti i problemi, nessuno ci ha fatto un regolamento per evitare quello che chiamano oggi porpoising. Questi gli hanno fatto il regolamento che alza la macchina di 10 mm così non lo fa più".

Anche per quanto riguarda le decisioni dei commissari Stirano ha delle perplessità. Fa riferimento soprattutto al GP degli USA: "Haas va a fare reclamo alla non penalizzazione di Alonso 23 minuti dopo che è scaduto il termine di consegna del reclamo e i commissari sportivi della Formula Uno non se ne accorgono. Allora poi scopri che c'è una nuova cosa - che io non sapevo esistesse - che è la riforma della decisione dei commissari sportivi. Perché riforma? Se hai sbagliato io faccio reclamo e vinco il reclamo. Mi sembra che stiamo ci stiamo complicando le cose".

Manca una visione

Stirano ha un giudizio piuttosto severo sulla direzione presa dalla FIA, anche se non è nostalgico dei suoi tempi. "Non è vero che era meglio ai miei tempi, perché c'erano un sacco di problemi anche allora. È giusto che ci sia l'evoluzione, il punto è il modo con cui raggiungi la performance in una logica più ampia. Nessuno in Federazione secondo me c'ha una visione più ampia". Poi aggiunge: "Le macchine sono tutte uguali come performance più o meno e allora non giochiamo più tanto bene questo tipo di gioco. Il regolamento deve avere delle zone libere sulle quali facciamo dei ragionamenti". 

Per l'ingegnere italiano c'è un problema di restrittività dei regolamenti quindi, ma critica anche il fatto che le categorie inferiori non siano più una "palestra" per la F1. "Io sono totalmente contrario ad avere le macchine tutte uguali [nelle categorie inferiori] perché questi ingegneri qua, che arrivano poi in Formula Uno, hanno alzato di 3 mm la molla, tirata giù di 3 mm la molla e sanno fare solo quello. Io mi ricordo la Formula 2 che facemmo noi, c'era di tutto [come team] ed erano dei piccoli centri di cultura, quindi c'era già una formazione che tu facevi salendo". 

Prosegue poi: "Le macchine sono tutte uguali in Formula 2, Formula 3, in Formula 4 e poi non sanno come fare. Fanno le partenze con lo schieramento inverso e queste robe qua". Per Stirano anche soluzioni simili vanno solo a complicare le cose e non portano nulla di positivo. "Secondo me la semplificazione dei regolamenti se fosse fatta bene sarebbe una cosa positiva" spiega, ritenendo che tutti questi paletti vadano anche a ridurre l'innovazione nello sport.